Nintendo QuestiOn #34 – Satoru Iwata è un buon programmatore?

Condividi l'articolo

Nota del 13/07/2015: il seguente articolo è stato pubblicato circa tre mesi fa e i toni “allegri” con cui è stato realizzato potrebbero far storcere il naso a qualche lettore non al corrente della cosa. Riportiamo alla luce questo pezzo per ricordare alcune delle gesta che hanno reso Satoru Iwata un’icona Nintendo prima ancora che diventasse presidente nel 2002. E il tono scanzonato del pezzo potrebbe essere il modo migliore per esorcizzare il grande magone che attualmente coglie tutti gli appassionati nintendari. 

Grazie ancora di tutto, presidente!
Pietro Spina – Editor-in-Chief


Vi avevamo promesso tutto sullo shampoo di Iwata, ma il nostro inviato Osoko Tanaka ha preferito tenere il segreto per sé e per i suoi capelli, vincendo la 34° “Coppa Contropelo” di Avellino. Con i visi tristi ed i capelli crespi, non ci rimane che parlare di altre doti del mitico presidente di Nintendo, Satoru Iwata e fortunatamente pare proprio che dietro a questo timido omino di cui si continua a parlare si celi una persona molto interessante.

nintendon-staff-iwata
Non a caso ne teniamo un santino all”interno della redazione.

In particolare oggi sorvoleremo i discorsi riguardanti la sua condotta di businessman e parleremo invece di una particolarità che non molti conoscono, ovvero la natura di programmatore del nostro Satoru. Sono pochi i settori di elettronica in cui il presidente è partito dal basso, per ovvi motivi di tempo, capacità e ruolo; Nintendo ha invece la fortuna di avere a capo un esperto di videogames. Badate, non stiamo parlando di normali conoscenze in fatto di linguaggio C, stiamo parlando di quello che molti definiscono un mago della programmazione.

il-piccolo-grande-mago-dei-videogames-poster-usa-01_mid
Ecco, così il film avrebbe ragione di esistere!

Fin da giovane Satoru Iwata dimostrò una spiccata passione per l’elettronica: le sue prime esperienze risalgono ai calcolatori programmabili con i quali si divertiva a creare piccoli giochi per i compagni di classe. Quando ebbe il primo Commodore PET decise di studiarlo a fondo decompilandolo, un compito difficile che consiste nel tradurre il linguaggio macchina in un linguaggio letterale e comprensibile, il tutto con carta e penna perché ai tempi le stampanti non esistevano. Fu proprio l’esperienza con la CPU 6502, la stessa montata nel NES, a farlo assumere da Hal Laboratory per lavorare in stretto contatto con Nintendo. Il primo e più famoso contributo di Iwata alla storia dei videogames fu “Balloon Fight” Il gioco, datato 1985, fece un buon successo grazie alle meccaniche semplici che nascondevano però una programmazione sopraffina, soprattutto a livello di fisica. Successivamente lavorò sulla serie di Kirby e programmò “NES Open Tournament Golf”, conosciuto per la precisione che offre al giocatore. Una delle più grandi dimostrazioni del genio di Iwata è racchiusa in quel capolavoro di “Earthbound”: ai tempi il progetto aveva dei problemi di sviluppo, il codice era disordinato e malfunzionante, così il caro Iwata si rivolse a Shigesato Itoi, la mente dietro la serie di Earthbound dicendo: “Posso aiutarvi se volete ma ci sono due modi per procedere: se utilizziamo il codice attuale e lo aggiustiamo, ci metteremo due anni. Se ricominciamo da zero, con il mio aiuto ci metteremo 6 mesi.” E non soltanto riuscì nel difficilissimo compito da solo, ma a quanto pare il codice che ha scritto è così complicato che teoricamente si potrebbe creare un emulatore utilizzando lo stesso Earthbound!

satoruiwata
Ci mancava solo un “Say my name.”

I lavori mozzafiato di Satoru non finiscono qui, perché sono ben due i titoli della serie Pokémon ad aver beneficiato enormemente del contributo del CEO di Nintendo: Pokémon Stadium e Pokémon Oro/Argento. Per Stadium c’era bisogno di portare il battle system di Rosso/Blu su Nintendo 64 e Iwata eseguì un porting perfetto, senza documentazione e in una sola settimana! Vi siete sorpresi quando, dopo ore e ore di avventura in Pokémon Oro/Argento, avete trovato l’intera regione di Kanto pronta per essere esplorata? Beh, dovreste ringraziare proprio Satoru, perché durante lo sviluppo del gioco nacquero gravi problemi di spazio nella cartuccia e il nostro genio riuscì a comprimere il gioco così tanto da lasciare uno spazio enorme, che gli sviluppatori riempirono con il contenuto post-game!

Per rispondere alla domanda del titolo: No, Iwata non è un buon programmatore. Iwata è un genio.

Potrebbero interessarti