Il mondo di gioco di Zelda è il più grande che si possa realizzare su Wii U

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Con Majora’s Mask finalmente uscito nei negozi abbiamo preso i classici due piccioni con una fava: noi videogiocatori possiamo goderci l’ennesimo capolavoro made in Nintendo e il team di sviluppo può concentrarsi al 100% sul prossimo capitolo della saga, quello per Wii U.

In una recente intervista rilasciata a Gamereactor, Aonuma ha proprio toccato, tra le altre cose, l’aspetto del nuovo Zelda per Wii U che più ha colpito l’immaginario di giocatori fino ad ora, ovvero l’open world. Aonuma ha assicurato che il mondo di gioco sarà il più grande possibile, ma ha anche puntualizzato che questo aspetto non è una novità assoluta per la saga:

Un mondo di gioco grande e sconfinato non è realizzabile senza un hardware abbastanza prestante. Fin dal primo titolo della serie di Zelda, abbiamo realizzato un mondo di gioco tanto grande quanto ce lo permetteva la potenza della console: ovviamente possiamo dire che lo stesso avverrà col nuovo capitolo per Wii U.

Una cosa che mi ha colpito è che tutti, dopo aver visto per la prima volta il video gameplay di Zelda per Wii U, stati elettrizzati dal fatto che, secondo loro, Zelda sarebbe finalmente diventato un open world! In realtà i giochi di Zelda hanno sempre consentito al giocatore di girare ed esplorare un ampio mondo. Quello che è diverso ora è che l’hardware è evoluto a sufficienza per permettere un’esplorazione senza soluzione di continuità: le basi del gioco sono però sempre rimaste le stesse.

La puntualizzazione di Aonuma è chiaramente condivisibile o meno a seconda dell’interpretazione della locuzione “open world”. Per chi open world significa un vasto mondo liberamente esplorabile, allora a stento avrà trovato tali caratteri nei precedenti capitoli della saga; per chi invece con tale espressione si riferisce alla struttura con cui sono organizzate la trama e le quest, allora non può che concordare con le parole del producer.

Aonuma fa poi un piccolo accenno alla mappa sul Gamepad che, ben lungi dall’essere un’innovazione sorprendente su Wii U, può contribuire a instillare nel giocatore un maggior senso di avventura:

Di recente mi sono trovato a consultare spesso la mappa sul mio smartphone quando mi è capitato di andare in un posto che non conosco. Una mappa non è qualcosa che tieni piegato in borsa, è tenerla in mano e controllandola passo passo che ti permette di sentire il senso di avventura che ti accompagna.

Se l’uscita del gioco è ancora abbastanza lontana, un po’ più vicino è  l’E3, dove potremo finalmente saziare, almeno in parte, la nostra curiosità: l’hype incomincia a salire….

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