Giusto ieri vi abbiamo riportato che una giovane software house, Playtonic, sta lavorando ad un successore spirituale di Banjo-Kazooie, epico platform-adventure uscito, insieme al suo successore Banjo-Tooie, negli anni d’oro del Nintendo 64.
Sebbene il progetto possa apparire un tantino ambizioso, bisogna constatare che, almeno sulla carta, il team ha tutte le carte in regola per fare bene: è infatti formato da ex dipendenti RARE, i cui elementi centrali sono rappresentati da Gavin Price, Chris Sutherland e Steve Mayles.
In una recente intervista a EDGE, Price ha spiegato lo spirito da cui è animato lo studio:
Mi piace immaginare l’esistenza di una timeline alternativa in cui RARE è diventata indipendente invece di essere acquistata da Microsoft. Come sarebbe ora la compagnia? Come si sarebbe trasformata nel tempo? Il nostro scopo è fare qualcosa del genere.
Come detto poc’anzi, Playtonic è formata dai più famosi membri della RARE (che, a questo punto ha perso la maggior parte dei suoi pezzi da novanta), gente con un curriculum di tutto rispetto alle spalle: Price è stato designer in Viva Piñata, Conker’s Bad Fur Day, Banjo Tooie e Jet Force Gemini, Sutherland è stato capo programmatore di Donkey Kong Country e della serie Banjo-Kazooie, mentre Mayles ha creato Banjo-Kazooie e la loro allegra combriccola. Il team conta inoltre la presenza di Steve Hurst (Banjo-Kazooie, GoldenEye 007), Mark Stevenson (Kameo art lead) e Jens Restemeier (Perfect Dark Zero software engineer). Dulcis in fundo, anche Grant Kirkhope ha aderito entusiasticamente al progetto e collaborerà come freelance con i suoi ex colleghi.
Per il futuro il team prevede di espandersi fino a 15 componenti, per creare un gioco che strizza l’occhio in particolare ai fan nostalgici della RARE degli anni ’90. Price spiega:
Dal background e dai trascorsi del team mi pare abbastanza evidente su che tipo di gioco andremo a creare. Lo consideriamo un erede spirituale di Banjo-Kazooie. Vogliamo creare un titolo dove si possa controllare un personaggio buffo, imparare nuove abilità, ridare nuova vitalità al genere e anche ascoltare le nuove musiche di Grant!
Per Mayles, invece, Playtonic significa sopratutto ricreare l’atmosfera di lavoro della RARE originale:
A me attira molto il fatto che potrò essere di nuovo libero di creare personaggi in maniera indipendente. Alla RARE, ora come ora, sei solo un piccolo ingranaggio: la tua idea, prima di essere approvata, deve passare attraverso tre o quattro persone diverse.
Price ha inoltre confermato che Playtonic ha in cantiere il suo primo gioco, identificato come Project Ukulele o Game 01, e l’obiettivo è quello di pubblicarlo su PC e console. In ogni caso il team non esclude di farsi supportare per la pubblicazione del titolo, assicurandosi così una solida base per il futuro del progetto. Ovviamente il rapporto tra Nintendo e RARE è storia nota a tutti e, proprio in memoria di quei tempi, Price non esclude affatto di poter tornare nuovamente a collaborare con l’azienda di Kyoto.
Non resta che attendere ulteriori sviluppi: come si suol dire, se son rose fioriranno. Pare quasi scontato dire che siamo molto curiosi di scoprire cosa bolle in pentola in casa Playtonic… ci palpita il cuore pensando a un nuovo gioco RARE-style su console Nintendo!