Tante sono state le discussioni sugli Amiibo, prima e dopo l’uscita. Prezzo, qualità e disponibilità sono state messe sotto accusa da ogni nintendaro, da quello timido alle prime armi al più fanatico col coltello tra i denti. Adesso che si trovano facilmente sugli scaffali delle catene e dei migliori negozi di videogiochi da diverse settimane mi sono sentita in dovere di offrirvi questo approfondimento perché c’è ancora tanto da dire.
I Dettagli
Da quando li abbiamo visti per la prima volta all’E3, c’è stato un palese ridimensionamento sulla qualità dei dettagli, questo è innegabile. La Nintendo metteva in mostra delle action figure in miniatura quando è entrata in gioco la produzione a livello industriale evidentemente quei dettagli facevano lievitare i costi di produzione. Qui dobbiamo allora prendere in considerazione la scelta di Iwata & company per quanto riguarda lo stile. Gli skylanders, ad esempio, hanno dei dettagli grandi e semplici da riprodurre e questo gli conferisce un aspetto giocattoloso. La Disney invece, con le sue figure per infinity, ha introdotto una character design nuovo che appiattisce il design generale. Le forme sono molto più squadrate e questo uniforma lo stile dei personaggi (che hanno le origini più disparate: si va dai giocattolini di Cars ai live action de Il Pirata dei Caraibi).
La Nintendo ha deciso di non scendere a compromessi sull’aspetto estetico e ne consegue che ha servito sugli scaffali delle action figure facilmente riproducibili come Kirby o Pikachu (e quindi gradevolissime) e altre come Link o Marth, che oltre a essere simili a degli umani “reali”, possiedono dei particolari la cui lavorazione influisce decisamente sul risultato finale. Probabilmente è stata una scelta rischiosa ma sicuramente più coraggiosa e che da un lato premia la fedeltà verso la controparte digitale ma dall’altro fa sentire il suo peso nelle pecche della produzione di massa, ovvero i dettagli e la colorazione. Non è difficile infatti trovare sbavature di colore laddove il colore dovrebbe essersi fermato frazioni di millimetro prima. Il consiglio è di controllare le amiibo a una a una prima di procedere all’acquisto o di incrociare le dita in caso di acquisto su uno store online. Parliamo purtroppo di difetti che possono essere presenti, magari in minor misura ma presenti, anche in action figure di costo ben più elevato, come avete potuto constatare nella mia rubrica Nintendo in Plastica.
Prima di passare a una valutazione generale degli Amiibo attualmente in commercio voglio precisare un punto. La produzione in massa può avere un altro effetto collaterale: merce difettosa.
Gli Amiibo difettati hanno una valutazione sui siti di aste online allucinante, anche se si tratta di parti mancanti. Ovviamente non mi capacito di questo fenomeno anche se c’è da dire che una Samus con due cannoni potrebbe essere quello che in gergo tecnico chiamiamo figata urlante. Paradossalmente lo sconcerto causato da queste notizie può essere mitigato grazie ai lavori di persone che usano gli Amiibo per fini più nobili come la creazione di nuovi Amiibo inediti sul mercato.
Gli Amiibo Migliori
A una malata di action figure, di Nintendo, e di action figure Nintendo come me la maggior parte degli Amiibo sono acquisti imprescindibili. Tra questi troviamo senza dubbio i già citati Kirby e Pikachu che insieme al Villager (lo so, Abitante, ma per me è sempre Villager) sono gli Amiibo più facili da riprodurre. Tuttavia sono stati una piacevole sorpresa anche quelli di Donkey Kong, Diddy Kong e Fox che nonostante la plastica spiccano nella loro pelosità.
Così come i peli, anche i muscoli non hanno impedito che Capitan Falcon e Little Mac fossero da meno in estetica. Molta cura poi è stata risposta nella realizzazione di Mario e Luigi, predisposti a una mossa tipicamente alla Sakurai. Se seguite la mia rubrica sapete che è in commercio una Figma di Samus particolarmente bella. Tuttavia anche l’amiibo di Samus è davvero ben fatto, quindi consigliatissimo. E adesso la mia confessione: sono letteralmente innamorata di Pit (l’angelo, non il nostro caporedattore), reso splendidamente, sia nei dettagli facciali, che nelle armi. E quelle ali… <3
Gli Amiibo Peggiori
Veniamo alle note stonate nella produzione Amiibo: Marth, Peach e Zelda! Come evidenziato sopra, più i personaggi sono realistici, più hanno bisogno di dettagli. Non c’è nulla da fare, potrete giustificare il fatto che alcuni dettagli dei vestiti sono ottimamente resi dagli intarsi mentre altri sono solamente stampati sopra, o che le pose non sono malaccio. Ma quando si parla del viso non potrete togliervi l’impressione che sembrano “strani”. Magari è una sensazione solo mia, fatemelo sapere nei commenti!
Gli Amiibo “non sono male/potevano essere peggio”
Ci sono personaggi che mi hanno fatto chiedere: perché? Perché Yoshi è fatto bene in tutto, ma il braccio sembra quasi separato dal resto del corpo? Perché l’allenatrice Wii Fit ha la tuta dei pantaloni così lucida? Lo so che nel videogioco relativo il colore del volto è quello, ma ditemi voi: non sembra albina? E Link? Non ho ancora capito se mi piace da impazzire o no. Il volto è assolutamente realizzato bene, sebbene sia tutt’altro che realistico come dovrebbe essere, ma perché tende verso il basso? Perché tanta cura, tantissima nei dettagli nella bisaccia, nella master sword, nella cotta di maglia, e un sostegno così invasivo sulla gamba? Perché non trasparente, come per la base di Luigi e del Villager, bensì giallo trasparente? Perché non più sottile? La risposta me la sono data nel tenere in considerazione il fatto che gli Amiibo non siano vere e proprie action figure per adulti, ma oggetti trasportabili da casa propria verso casa di un amico, per grandi e piccini.
Ultimo pensiero riguarda il prezzo: poteva essere più basso. Ma è anche vero che stanno andando a ruba e che in poco tempo hanno raggiunto le vendite dei Disney Infinity, segno che alla maggior parte dei consumatori il prezzo va anche bene. In ogni caso il mio giudizio è assolutamente positivo: più dei gashapon che delle action figure, offrono la possibilità di avere a casa delle riproduzioni di personaggi altrimenti non disponibili, come la Wii Fit Trainer. E tra i prossimi: Megaman. Devo aggiungere altro??? Sì, un sentito grazie a Giovanni “Lucario” Faggi per le foto e a Giuseppe “Timo” Racioppo per la grafica!