“Ohhhh… che bello Ahhhh… Aww… che carino!”
(cit. qualsiasi giocatore di fronte a Captain Toad)
Quando mi sono catapultato nel mondo di Captain Toad: Treasure Tracker sapevo che mi sarei trovato di fronte un puzzle-platform made in Nintendo, sapevo mi sarei trovato di fronte un prodotto pulito e capace di divertire, ma nonostante una prima prova a Luglio esaltante ma piena di dubbi, il gioco ha mostrato ben altre facce dei cubi da cui trae ispirazione per il level design.
La storia, se di questa si può parlare, narra le vicende di Captain Toad e Toadette alle prese con la ricerca di tesori nascosti per varie ambientazioni, ma puntualmente messi in difficoltà, rapiti, spostati, miniaturizzati e sballottati da nemici e un pennuto, Wingo, decisamente attratto dallo sbrilluccichio delle stelle mariesche.
Il sistema di controllo è molto semplice e immediato: ci si muove con l’analogico sinistro, si tirano su gli oggetti con A e si lanciano con B, medesimo pulsante usato per la corsa, infine con l’analogico destro si ruota la telecamera: tutto funziona a dovere.
Il concetto dei livelli che vanno ruotati, i giochi di prospettiva e i segreti nascosti sono il sale su questo gioco che propone dei puzzle game ricchi di inventiva e che alternano momenti di pensiero meditativo attorno a delle strutture apparentemente poco chiare, a momenti di leggera passeggiata una volta capito come proseguire.
Il senso di meraviglia è continuo mentre si affrontano i livelli e le soluzioni raramente ripetute, grazie ad ambientazioni ricche di personalità, un universo come quello di Mario da cui attingere, e un level design raramente banale.
La struttura del gioco contempla tre episodi, o mondi, composti da circa 18 livelli giocabili, tranne l’ultimo decisamente più corposo, alcuni di essi avranno come protagonista Toadette. Sono presenti sono inoltre dei bonus sbloccabili proseguendo nell’avventura, come i livelli dedicati a Super Mario 3D World che lo stesso Nintendo Minute ha fatto vedere in anteprima qualche giorno fa.
Dal punto di vista della longevità il titolo propone livelli con una Stella da raggiungere per completare il livello, tre gemme da collezionare e obbiettivi secondari come funghi dorati nascosti e particolari sfide come terminare un livello senza subire danni.
Per quanto concerne i power-up troviamo la ciliegia di Super Mario 3D World, la piccozza per distruggere i blocchi e i cari e amati funghi rosso e verde.
Spesso ci si ritrova a riprendere in mano il medesimo puzzle per scoprire come raggiungere quel dato oggetto o risultato. Dunque tra scorciatoie e contenuti il gioco non si fa mancare una soddisfacente longevità, pur a un prezzo non proprio bassissimo, anche se nel contesto dei titoli scatolati.
Il lato tecnico di Captain Toad non sfigura, anzi premia moltissimo i colori, le animazioni e le rotondità poligonali, caratteristiche classiche dei titoli Nintendo che da sempre fanno della loro spumeggiante semplicità il loro punto di forza. Sicuramente non il miglior risultato di Wii U, ma l’organicità e l’uso degli effetti appagano anche l’occhio.
Meno lodevoli sono invece le musiche, che riprendono spesso temi storici della saga di Mario, ma non brillano dunque per originalità e vivacità, sufficienti gli effetti sonori. L’uso del GamePad invece è limitato al touchscreen utilizzato per muovere blocchi, distruggere mattoni e fermare nemici, al microfono per soffiare come in Super Mario 3D World, e ai giroscopi durante dei deliziosi livelli su binari, nel vero senso della parola, nei quali ci ritroveremo a bordo di un carrellino da miniera sparando rape in prima persona.
Cos’ha dunque che non va Captain Toad? Nulla di grave di fatto, ma un comparto audio non eccezionale, un livello di difficoltà che non mette a dura prova come altri esponenti del genere e un prezzo che potrebbe far storcere il naso per quanto offerto, limano un giudizio su un prodotto che è decisamente consigliato, ma che non è esente da critiche.
Complessivamente dunque il gioco passa il test della piacevolezza, strappando sorrisi e abbracci e sensazioni coccolose dovute alla morbidezza, carineria dei personaggi e una serie di trovate di gioco davvero azzeccate, ma non sempre ciò che ci troviamo di fronte colpisce per eccellenza e l’offerta generale è dunque positiva, consigliata, ma non eccezionale.
Un altro colpo messo a segno da Wii U, che poteva essere un centro perfetto con un po’ di vivacità in più e qualche euro in meno.