“Ah ma tipo Puppeteer come stile… bello!” (cit. l’ignaro giocatore)
Scorrevano serene le mie giornate, tra un platform e l’altro, tra una telefonata e l’altra, quando mi trovai a dover giocare a Paper Monsters Recut. Non vi dico l’entusiasmo iniziale, adoro i platform indipendenti, adoro quell’atmosfera visiva simile al reale, dunque questo gioco a prima vista mi sembrava promettente, anche dagli stessi trailer.
Non sapevo però che quello che mi sono trovato davanti è un platform di cartapesta. La presentazione di Paper Monsters Recut è senz’altro piacevole e vincente, passeggiare anche nell’hub è carino e spensierato, ma quello che non va è tutto il resto, o quasi.
Partiamo dalle basi: il gioco è un platform 2D che si controlla solo con l’analogico, e la croce direzionale non è utilizzabile ahimé, in maniera responsiva anche se con lieve e saltuario lag. Il nostro adorabile robottino di carta si muove, corre (Y) e può eseguire un doppio salto (B), infine in alcuni livelli potremo anche sparare (ZR) o utilizzare le sue trasformazioni: aerococcinella, sottomarino, astronauta e dune buggy.
Il gioco si compone di circa sette mondi, compresi gli extra sbloccabili, ma il numero di livelli è decisamente basso e sottotono. Ci troviamo di fronte ad una presentazione carina e vivace, ma ad un level design piatto, senza sfida e che ripete molto spesso le sue soluzioni di gameplay, non proponendo nulla di nuovo nemmeno per gli oggetti da raccogliere; sono infatti presenti tre attasch e un bottone dorato da cercare per il livello. Questi oggetti sono sempre molto visibili e rare sono le volte che si rigiocano dei livelli, che sono anche notevolmente brevi.
Fra le note positive non mancano una serie di riferimenti alla serie di Mario, tra tubi, tre “attasch”/monete, passaggi segreti, ma soprattutto boss che una volta battuti aprono il passaggio al mondo successivo attraverso una bocca di pietra che si apre e altre piccole citazioni.
Il gioco dura quanto una cena abbondante, ma è sostanzialmente una lunga attesa al tavolo per un piatto che si consuma in fretta e non è nemmeno buono. Numerosi sono i problemi del gioco: framerate totalmente instabile in vari livelli, minigiochi totalmente ingiocabili poiché quello dedicato al dune buggy crasha sistematicamente e tutti presentano un frame rate che non va oltre i 15 al secondo circa, infine glitch spontanei e ripetibili come quello mostrato in foto di seguito.
I livelli che si salvano sono ben pochi, tralasciando le piattaforme non caricate che costringono al reset, quando ci si trasforma in sottomarino per pochi momenti sembra di avere di fronte il messia dei videogiochi, perché è divertente, assieme ai livelli western. Il sottomarino innanzitutto è più veloce del personaggio normale, spara dei siluri niente male, ed ha maggiore libertà di movimento, risultando facile da controllare e divertente da manovrare, ma poche sono le volte in cui lo si vede in azione.
A tal proposito le musiche del gioco non convincono più tanto, salvo appunto quelle che rimandano ad un universo da saloon, sceriffi e noiose palle di fieno rotolanti, soprattutto noiose palle di fieno rotolanti.
L’esperienza di gioco di Paper Monsters Recut, un gioco senza trama apparente se non il pretesto di salvare degli animali dalla maledizione di un certo Papyrus, è come un’illusione ottica, sembra stupirti, ma capisci subito che non funziona e poi ti rendi conto che non è nemmeno più allettante; e ti domandi se l’avessero realizzata davvero che gran capolavoro metafisico sarebbe stato.
In tutto ciò si aggiunge il prezzo, non proprio fra i più bassi dell’eShop, che non aiuta a dare un giudizio ad un gioco dal possibile potenziale ma dalla realizzazione posticcia. Più che Paper Monsters Recut direi che la carta e i contenuti li han proprio tagliuzzati. Il GamePad viene infine utilizzato per l’off-tv play e come menu. La totale assenza di modalità extra o rigiocabilità dopo aver raccolto ogni cosa delude ancora di più.
L’unico spunto che potrebbe invitare a provare e giocare questo titolo sta nella sua spensieratezza di base, adatta ad un pubblico molto giovane e piccolo, poco avvezzo con i videogiochi, dunque se per caso siete dei/delle padri/madri di famiglia che ritengono Super Mario Bros un po’ troppo complesso, questo è un titolo possibile, ma state attenti ai minigiochi, ed è ironico come quello che fa crashare la console si chiami “Buggy Blaster”. In conclusione Paper Monsters Recut è cartapesta bagnata.