Stavo giocando all’ultimo Super Smash Bros for 3DS, modalità Avventura Smash e mi divertivo a personalizzare il mio Pac-Man. In sottofondo ascoltavo il fantastico Club Mix presente nel gioco e tutto era perfetto; in quell’istante ho capito che stavo vivendo un bel momento: una delle mie mascotte preferite, trattata così bene e rispettata da Namco e Nintendo, più in forma che mai nonostante i 34 anni. Poi arriva Pietro Spina e mi assegna questa recensione.
Credo che alla base di ogni nerd ci sia una persona sensibile, con un cuore enorme che almeno una volta nella vita ha avuto difficoltà a farsi accettare e ha trovato conforto nelle proprie passioni. Nonostante questo ripieno dolce e morbidoso, con gli anni il nerd tende a sviluppare uno strato protettivo nei confronti di sé stesso e di ciò che ama, così comincia ad avere la puzza sotto il naso e a criticare i giochi semplici, i casual gamers e tutto ciò che lo fa sentire minacciato. Questo lato radical chic si sprigiona facilmente di fronte all’ennesimo rilancio di Sonic, all’annuncio di un Final Fantasy per cellulari e al recente redesign di Pac-Man. Non lo facciamo con cattiveria, è che ci sentiamo improvvisamente vecchi, abbandonati e usati; ma proprio come gli anziani, abbiamo avuto le nostre esperienze e abbiamo già visto rilanci fallimentari con delusioni ancora cocenti. Tutto questo per dire che Pac-Man e le Avventure Mostruose 2 è un tie-in e di conseguenza un gioco che punta alla sufficienza o poco più.
Ma perché i tie-in devono essere così? Perché la parte chiusa ed antipatica dei nerd deve avere ragione di nuovo? Vorrei che facessimo tutti una figuraccia, vorrei che un giorno i tie-in cominciassero ad essere capolavori, che tutti i rilanci servissero a qualcosa. Non so se la serie animata di Pac-Man sia un successo, ma so che questo gioco non verrà ricordato. Lo so, è indirizzato ai bambini, e questo mi fa arrabbiare ancora di più perché l’industria dovrebbe sapere che ai fanciulli piacciono gli stessi giochi che piacciono agli adulti: quelli fatti bene e accessibili. Chiedo scusa per l’enorme discorso, ma è quello che ho pensato durante tutta la durata del gioco e mi sento di condividerlo con voi, perché so che capirete.
Stavolta la versione Nintendo 3DS è un porting semi-diretto della versione Wii U, perciò ci troviamo di fronte ad un platform 3D sulla scia di Super Mario 3D Land/World, con un level design più lineare che esplorativo. Parliamo subito delle cose che funzionano: i controlli sono tutto sommato precisi e godibili, portare Pac-Man da un estremo all’altro del livello è un compito abbastanza semplice grazie al doppio salto, mentre mangiare i nemici regala qualche soddisfazione con un attacco simile all’homing attack di Sonic, ma molto meno punitivo. A variare il gameplay ci pensano le Super Bacche che una volta ingoiate daranno nuovi poteri a Pac-Man e di conseguenza nuovi modi di spostarsi e attaccare, così la mitica mascotte può camminare su superfici metalliche, congelare i nemici, planare sulle fiamme, e… beh, sarebbe bello che i giocatori scoprissero da soli tutti i potenziamenti, anche se purtroppo ci troviamo di fronte alle stesse bacche dell’episodio precedente.
I difetti sono gli stessi di 7 mesi fà: muri invisibili utilizzati nel peggior modo possibile e telecamera fissa da girone dantesco. Non scherzo quando dico di essermi lanciato almeno un paio di volte verso evidenti piattaforme che invece facevano parte dello sfondo e si sono rivelate intangibili, uccidendo il povero Pac-Man. Non che mi dispiacesse, visto il doppiaggio logorroico e antipatico che stancherebbe chiunque. I livelli sono costruiti bene e si ispirano molto agli ultimi episodi 3D di Mario, è l’implementazione dei potenziamenti a non funzionare sempre, in particolare la Pac Palla di Granito, una vera tortura da controllare.
Le uniche novità stanno nei livelli in cui si utilizzano Cili e Spirale; i due amici saranno pronti ad utilizzare i loro mezzi volanti in livelli a scorrimento sparatutto. Che dire di queste nuove situazioni? La telecamera è pessima, la sfida ridicola e tutto manca di rifinitura a partire dal mirino che anche col 3D stereoscopico attivo rimarrà in due dimensioni, rendendo la mira praticamente casuale e frustrante. Sono proprio le rifiniture a mancare durante tutto il gioco: tra glitch stupidi, collisioni da rivalutare e touch screen inutile è evidente come il gioco sia uscito troppo presto e quanto sarebbe stato meglio sviluppare un capitolo a parte per la versione 3DS.
Graficamente infatti, siamo di fronte ad un peggioramento. Sono sicuro che la versione Wii U sia più godibile ma in questo caso il gioco sembra girare costantemente sotto i 30 fps, quasi come fosse una beta, i colori sono sbiaditi e e l’aliasing insopportabile. Le animazioni sembrano uscite dall’epoca 32 bit (Niccolò è quindi l’unico bambino che ne godrebbe) e la sensazione è che il gioco non appartenga a questa console. Le musiche sono deprimenti, ripetitive e povere a partire dal volume basso che anche se aggiustato nelle impostazioni dà una sensazione strana, un po’ come la colonna sonora di Chi l’ha visto suonata da una scimmia sotto acidi. Sound design, ovviamente, pessimo.
La storia è funzionale al gioco e quindi poco importante, il sapore è quello del cartone. L’hub centrale è pieno di personaggi con cui interagire ma non c’è nulla di importante da scoprire e dubito che qualcuno si fermerà a parlare con Inchi o col sindaco dopo ogni missione. La durata del gioco è di circa 7 ore che potrebbero aumentare di poco per completarlo al 100% grazie al sistema a punti e ai collezionabili che non sbloccano nulla, ma almeno danno delle soddisfazioni.
In definitiva PAC-MAN e le Avventure Mostruose è un tie-in come un altro. Gli sviluppatori hanno creato alcuni livelli davvero godibili e con delle buone idee ma è l’esperienza nella sua interezza ad essere difettosa e dimenticabile; purtroppo le potenzialità del gioco non possono esprimersi in questo contesto, soprattutto in un porting del genere. I fan del cartone potrebbero comunque apprezzare il pacchetto mentre ai seguaci di Pac-Man consiglio altri titoli della serie.