Eccoci al secondo appuntamento con “Le Settimane di The Legend of Zelda”, una serie di sconti su alcuni dei giochi che vedono protagonista il nostro eroe della leggenda. Ovviamente NintendOn non poteva far altro che cogliere l’occasione per tuffarsi nel passato, che per alcuni di voi potrebbe anche essere presente, della saga della Triforza.
The Legend of Zelda Link’s Awakening DX Virtual Console GBC 3DS – costo 3,99€ (-33% di sconto) dall’11 all’18 Settembre
L’attuale potenza dei sistemi portatili ci ha un po’ abituato a esigere giochi dalla caratura simile (se non superiore) a una iterazione per home console. Per questo oggi non riteniamo assurda la notizia di uno Zelda su portatile. Le cose erano parecchio diverse, però nel 1993, quando negli scaffali dei negozi approdò Link’s Awakening. Ed era un miracolo di miniaturizzazione, nessuno avrebbe scommesso che su quel portatile monocromatico avremmo goduto di uno Zelda non derivativo dagli episodi Nes, ma un’avventura tutta nuova. E che avventura! La trama è bella, struggente, malinconica, le dinamiche di gameplay non avevano nulla da invidiare al contemporaneo A Link To The Past. Insomma su un hardware così poco “dotato” c’era uno Zelda vasto, epico e assolutamente fedele agli standard della saga.
La versione scontata è la DX destinata al Game Boy Color (e quindi non compatibile con il Game Boy monocromatico), una riedizione che, oltre all’ovvia aggiunta dei colori, ha un dungeon in più i cui enigmi si basavano furbescamente proprio sull’utilizzo dei colori e al seguito del quale era possibile ottenere due tuniche non presenti nell’edizione originale.
The Legend of Zelda Oracle of Seasons Virtual Console GBC 3DS – costo 3,99€ (-33% di sconto) dall’11 all’18 Settembre
The Legend of Zelda Oracle of Ages Virtual Console GBC 3DS – costo 3,99€ (-33% di sconto) dall’11 all’18 Settembre
Se pensate che l’abitudine ai nomi simili per prodotti diversi sia una caratteristica della Nintendo con il logo in grigio vi sbagliate: anche quando il logo era un accesissimo rosso la confusione nel marketing era un tratto distintivo.
Probabilmente più di una persona avrà pensato che Oracle of Seasons e Oracle of Ages fossero due titoli uguali con alcune differenze di poco conto, similmente a quanto avviene con le doppie versioni dei Pokémon. Fortunatamente per noi giocatori, invece, si tratta di due giochi complementari ma diversi.
I giochi, solo apparentemente simili, differiscono difatti per trama, ambientazioni, personaggi e tanto altro. Si tratta di due capitoli abbastanza coraggiosi, che ignorano la tradizione zeldiana dei campi di Hyrule come sfondo e di Zelda come fanciulla in pericolo, e vivono di coprotagonisti animali (il dinosauro acquatico Dimitri, l’orso volante Moosh e il canguro Ricky ma solo uno potrà accompagnarvi, sceglierete voi quale) e di fenomenali oggetti-chiave: l’Arpa delle Epoche che vi permetterà di viaggiare nel tempo in Oracle of Ages e lo Scettro delle Stagioni che vi permetterà di cambiare il clima. Questi oggetti non sono meri orpelli bensì integrati nell’economia del gameplay in maniera geniale, vi permetteranno di poter visitare ambientazioni prima inaccessibili o di scatenare svariati eventi. Lodevole poi la volontà degli sviluppatori di differenziare i due titoli anche nelle dinamiche, dove Seasons infatti è più riflessivo, con più focus sugli enigmi, Ages è più sbarazzino e predilige l’azione.
I grandi esclusi da “Le Settimane di Zelda”
Poiché abbiamo parlato degli Zelda sotto sconti, la nostra anima completista preme affinché elenchi quali sono i grandi esclusi.
Da tempo vociferato in svariati rumor (ne ha parlato anche il nostro Giulio “Skullkid” Vitali nella sua controversa e sagace rubrica), Majora’s Mask non ha ancora fatto ritorno negli scaffali. Quest’avventura è stata il banco di prova per Eiji Aonuma, che è riuscito nell’intento di partorire uno Zelda tutto nuovo riutilizzando gli elementi grafici di Ocarina of Time. Amatissimo o odiatissimo, Majora’s Mask è lo Zelda atipico per antonomasia. L’attenzione è spostata da i dungeon alla ricerca degli stessi, le subquest assumono lo stesso sapore e soprattutto la stessa importanza della quest principale, tanto da rendere il termine “subquest” totalmente inappropriato. Il tutto in uno sfondo apocalittico, totalmente fuori-fase per gli standard Zeldiani, fatta eccezione per le concitate boss battle, in special modo quelle finali.
Altrettanto dark, ma con l’apocalisse fuori dai giochi, Twilight Princess uscì, dopo una spasmodica attesa fatta di annunci e rinvii, in doppia versione: la tomba per Gamecube e i natali del Wii. Unico Zelda in cui Link non è mancino (a causa del ribaltamento per la versione Wii), Twilight Princess vive di momenti memorabili e di Hyrule Field tra i più spogli mai visti. Forse la decisione di includerlo a tutti i costi nella line-up di lancio del Wii ha avuto il suo peso durante la lunga fase di gestazione del titolo, come sembra dimostrare la mancanza di svariati elementi presenti nei primi trailer . Comunque sia, si tratta di uno Zelda con una direzione artistica pregevolissima e da non sottovalutare. E poi c’è Midna.
Tra gli Zelda facilmente recuperabili troviamo Skyward Sword per Wii. Vero e proprio canto del cigno del Wii, e alzabandiera del Motion Plus, questa, per il momento, ultima iterazione su home console introduce alcune novità non certo di poco conto. Il fantomatico hyrule field è, ahinoi, una barzelletta in cui si solcano i cieli a cavallo dei solcanubi ,uccelloni giganti, ma il cui utilizzo è ridotto al classico “da punto A, a punto B”. Gli oggetti, per la prima volta nella storia, sono potenziabili e il cattivo di turno, Lord Ghirahim, è marcatamente androgino, come va di moda nell’ultimo decennio.
Chi ha il DS poi può recuperare gli ultimi due Zelda main di cui non ho ancora parlato: Phantom Hourglass e Spirit Tracks. Riprendendo l’estetica di Wind Waker, capitolo più brillante in quanto character design, questi due capitoli sono totalmente touch (niente controllo tramite D-pad, sorry!) e la curiosità di cui posso segnalarvi in queste poche righe sono la presenza di un dungeon centrale da visitare più volte lungo il prosieguo dell’avventura per quanto riguarda il primo titolo e il Link capostazione, voglioso di densha de go, per il secondo.
Questo è tutto! Vi ricordo che sono ancora validi alcuni sconti per titoli Zeldosi che ho ampiamente trattato nella prima parte di questo speciale. Inoltre dal 19 al 26 Settembre chi ha acquistato uno dei giochi presenti nell’offerta “Le Settimane di Zelda” avrà diritto ad acquistare Hyrule Warriors con uno sconto del 10%