Speskullations #3 – Il castello, il re e il salvatore

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Nintendo of America è una delle più importanti sedi decentrate dell’azienda nipponica. Spostata ormai da molto tempo da New York a Redmond, Washington, vicino Seattle, rappresenta un polo fondamentale per stabilire la salute di Nintendo.

Nella scorsa puntata abbiamo visto come un uomo può effettivamente fare la differenza, in questo capiremo perché e capiremo, secondo alcune indiscrezioni, perché Nintendo of America attraversa un difficilissimo periodo.

Successivamente al pensionamento di Lincoln è una la persona che entra in Nintendo per rimanerci: Reginald Fils-Aime. Manager di successo presso P&G, Pizza Hut, VH1, Guinness e non solo, è l’uomo perfetto di cui Nintendo ha bisogno, o forse no?

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La politica di Nintendo prevede questo genere di scenario per la dirigenza: non si vogliono persone che siano per forza dei giocatori, per scelta, proprio perché la vendita di un prodotto non deve essere condizionata da preferenze, ma dal fatto che quel prodotto va spinto a livello di PR e Marketing, così da evitare eventuali scivoloni in caso di personali divergenze.

Satoru Iwata in quanto CEO è comunque un’anomalia, avendo passato molti anni a sviluppare software, e qui cito ciò che per me ha da sempre definito il Presidente: “On my business card, I am a corporate president. In my mind, I am a game developer. But in my heart, I am a gamer.

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Reggie non era tutto questo, era quello che faceva fruttare la compagnia e l’aveva fatto bene dovunque. Una volta assunto come Executive Vice President of Sales and Marketing passa circa un anno prima della sua apparizione all’E3 2004 con la frase che tutti noi conosciamo.

Nintendo sembra aver trovato l’uomo giusto, il PR, il manager e l’uomo capace di fare da parafulmine anche alla luce del sole. Anno dopo anno però Reggie comincia a perdere smalto a livello di scelte, soprattutto con l’arrivo di Wii e il cambio di rotta in termini di giochi da spingere. Ciò che rimane è la sua grandissima forza virale, il suo carisma, ed è così che Nintendo decide di puntare sul fattore “fan”, ancora una volta si affida al suo patrimonio culturale che l’ha sempre sorretta.

Nel mentre che gli anni passano Disaster: Day of Crisis non arriva negli USA, e Nintendo prova a vagliare altre proposte per sostituire Reggie. Ci prova nel 2007-2008 con Cammie Dunaway, scrivendole un testo di conferenza E3 che disapprova, ma che è costretta a recitare, e che la condannerà per sempre. Vi linko di seguito un’intervista successiva che vi dimostra come fosse di ben altra pasta, ma ormai erano passati due anni e Nintendo, con un Reggie così virale, non poteva permettersi di sostituirlo con un personaggio così poco amato.

Nel frattempo Xenoblade Chronicles rischia di non arrivare negli USA assieme a Pandora’s Tower, ma Reggie rimane lì. Nintendo ci riprova, stavolta dal basso, chiamando nel 2011 Scott Moffitt, ma anche qua Nintendo si ritrova spesso a dover correggere le sue dichiarazioni per un eccesso di sincerità. Reggie è ormai un’istituzione, nonostante gli errori, nonostante l’assenza di lungimiranza rimane Presidente e COO di Nintendo of America e Nintendo comincia a fare i conti con una presenza ingombrante.

Nell’Aprile 2013 Satoru Iwata assume il ruolo di CEO di Nintendo of America e come primo gesto decide che Nintendo non terrà più una canonica conferenza all’E3, ma utilizzerà la forma dei Direct preregistrati. Comincia da qui la rimessa in riga di Reggie.

Oramai Nintendo riesce a garantire localizzazioni dei suoi titoli anche con uscite globali contemporanee, ma l’assenza di concorrenza all’interno della sede USA e la disastrosa situazione terze parti evidenzia come Reggie sia stato in grado di aumentare la sua popolarità, e di riflesso quella Nintendo, ma non sia riuscito a lavorare dall’interno per coltivare le terze parti. Sono passati anni da quel “avrete GTA su console Nintendo”, ma LEGO City Undercover non è certamente la stessa cosa, al di là della qualità del titolo, e ovviamente Chinatown Wars è una vittoria di Pirro.

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Nintendo si trova dunque ora nella scomoda posizione di avere un personaggio, un fantoccio carismatico che non può permettersi di perdere, ma che deve avere dietro qualcuno che fa ciò che non è riuscito a fare in molti anni. Vedremo dunque un addio di Reggie? Probabilmente no, ma Nintendo è alla ricerca di qualcuno che riesca a riprendere in mano le redini dei rapporti e delle relazioni con le terze parti, perché non si vive di solo Giappone, in un’industria videoludica che ha visto l’occidente crescere per qualità e quantità.

Recentemente una persona si stava facendo amare moltissimo sia dai fan più attenti che dagli sviluppatori, soprattutto indie: Dan Adelman. Grazie a lui che teneva le redini per la parte eShop furono moltissimi i kickstarter aperti per console Nintendo, molti altri titoli vennero annunciati, poi sempre meno Twitter, sempre meno risposte, fino a che il suo unico mezzo per la comunicazione con gli sviluppatori si ammutolì.

Non sappiamo al momento che fine abbia fatto, molti dicono che viste alcune divergenze sulle politiche aziendali sbandierate a voce un po’ troppo alta, sia stato allontanato dalla compagnia. Questo riportava sulla descrizione del suo profilo Twitter: “Sono un giocatore. E lavoro nei giochi. E la mia visione non è necessariamente condivisa dal mio datore di lavoro (Nintendo of America). Difatti probabilmente non lo è.”

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Qui ritorna il discorso fatto precedentemente sull’assumere personale, per alcuni ruoli, al di fuori del gaming, così da non avere problemi relativi a preferenze e/o riluttanze nel promuovere contenuti non per forza in linea con ciò che piace realmente.

Adelman stava dimostrando di essere un degno successore di Reggie, speriamo di avere sue notizie presto, ma al momento Nintendo of America rimane bloccata da un Presidente che non riesce ad avere la stessa presa degli inizi sugli sviluppatori e che non può essere decisamente mandato via a causa del suo nome e successo fra i fan.

Avete interesse a conoscere delle SpeSkullations su un determinato franchise scomparso, un tema poco conosciuto o anche qualche fantasia sul prossimo Hardware Nintendo? Scrivi a Giulio “SkullKid” Vitali e la prossima SpeSkullations potrebbe essere la tua.

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