Se storicamente il primo party game videoludico della storia è Party Mix per Atari, sicuramente il genere ha iniziato a diffondersi dopo Mario Party per Nintendo 64. Tre amici e Mario Party sono gli ingredienti giusti per passare qualche ora di spensierato divertimento. La serie è giunta al decimo capitolo e nonostante inizi a sentire il peso degli anni, i minigiochi riescono sempre a essere divertenti e coinvolgenti. Vediamo se anche gli spot pubblicitari riescono a sortire lo stesso effetto.
Per esempio lo spot giapponese del primo Mario Party è molto lineare, in cui vediamo gente di ogni età divertirsi a giocare. Vedere ruotare lo stick del pad mi fa venire in mente le vesciche alle mani.
Lo spot americano invece è più simpatico. Gli schiamazzi notturni causati dal party richiamano gli agenti della polizia che portano via un povero e impotente Mario.
Lo spot giapponese di Mario Party 2 invece è incentrato completamente su Vivian Hsu, cantante taiwanese molto famosa in Giappone.
Nello spot statunitense del secondo capitolo vediamo come il party sia molto esclusivo.
Tutti si divertono nello spot nipponico di Mario Party 3.
Il primo episodio per GameCube è capace di rendere ogni partita qualcosa di epico, almeno questo è quello che si carpisce dallo spot del quarto capitolo della serie.
MInigiochi traslati nella realtà, anche se con un pizzico in più di brutalità e una sana dose di ironia. Lo spot statunitense di Mario Party 4 è molto simpatico, anche se non riesce a raggiungere l’epicità dello spot di Smash Bros, molto simile come struttura e utilizzo dei personaggi in costume.
Abbastanza assurdo lo spot del sesto Mario Party, con questo bambino che fatica a resistere a impellenti bisogni. Ma d’altronde anche noi nella nostra infanzia resistevamo fino all’ultimo secondo pur di arrivare fino in fondo alla partita.
Carino lo spot americano di Mario Party 6 con un insolito Bowser come protagonista.
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Pugno. Chiamare aiuto. Saltare la corda. Strofinare. Queste sono solo alcune della possibilità che offre l’ottavo capitolo della serie grazie al wiimote. Un spot chiaro per dimostrare le innovative capacità dell’allora nuova console Nintendo per un divertimento per tutta la famiglia.
Da questi spot si evince che Nintendo non si è mai dannata per cercare di rendere accattivanti i capitoli della serie, puntando su pubblicità semplici focalizzate sui minigiochi e nel trasmettere il divertimento che offre la serie. Spot che quindi mettono in chiara evidenza la natura del prodotto senza tanti giri di parole. D’altronde questa è la natura di Mario Party, semplicità per un grande divertimento.