E3 2014: il giudizio post-evento dello staff!

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È inevitabile, dopo le previsioni pre E3 2014,  tornare a sedersi al tavolo per vedere quanto vicino (o lontano) alla verità ci hanno portato le nostre doti da Nostradamus. Possiamo già da ora dire che molte delle nostre visioni si sono rivelate lontane dalla realtà, soprattutto per via dell’approccio conservativo di Nintendo che ha visto poche sorprese, riuscendo però a entusiasmare a tratti – o addirittura in toto nel caso di alcuni redattori.

Di seguito quindi riportiamo le reazioni e i giudizi post fiera, invitandovi a confrontarvi con le nostre impressioni.

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Giulio “Skullkid” Vitali

Ho riflettuto molto e ho deciso di affrontare le mie considerazioni solo sul Digital Event e non sul post-show con la treehouse, perché deve ancora finire, e perché è l’evento in streaming ad essere centrale.
Nintendo ha fatto il suo, e forse un pelo di più. Nulla di trascendentale.
Ha dato le date e ha svelato qualcosa.
Zelda si conferma serie di punta, da mostrare anche in fase preliminare. Lodevole il lavoro svolto sullo stile visivo, ma soprattutto sono le parole di Aonuma ad essere fondamentali per capire che titolo avremo di fronte l’anno prossimo.
Kirby si riconferma sperimentale e poliedrico, mentre Yoshi non riesce a scrollarsi di dosso il macigno di Yoshi’s Island. Mario Maker mostra la volontà di riproporre vecchi concetti come Mario Paint, speriamo ad un prezzo molto contenuto.
Xenoblade Chronicles X amplia la finestra sul suo mondo riconfermandosi importante, ma nulla di nuovo. Smash Bros fa da traino in quanto a spettacolarità di trailer, ma le figures sono un ottimo passo per Nintendo in termini finanziari, sebbene non mi abbiano convinto.
Pokémon è stato quasi superfluo. Bayonetta si riconferma un acquisto obbligato, soprattutto per chi non ha giocato il primo, incluso nel seguito. Captain Toad è il gioco eShop che ogni amante dei puzzle vorrebbe, carino, semplice, efficace, speriamo non costi quanto dr. Luigi.
Infine Splatoon mostra quel lato di Nintendo che pensavo stesse sparendo, con quella voglia di provare qualcosa di nuovo, non sarà una tripla A, non è single player, ma sembra dannatamente divertente, al giusto prezzo potrebbe essere un titolo davvero molto interessante. Assente ingiustificato: Fire Emblem x Shin Megami Tensei e LA sorpresa, maiuscola.
Complessivamente mi ritengo soddisfatto ma non contento. Nintendo poteva fare di più, in una fiera come l’E3 i nomi noti non sempre bastano, Zelda sapevamo sarebbe arrivato, ottime le conferme, buone le novità, ma è mancato il sapore da “one more thing before you leave” per lo spettacolo e la spinta propulsiva di cui Wii U ha bisogno.

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“But before you leave…”

Yuri “Yuri-san” Dallo

Non sono riuscito a vedere l’evento in diretta, in compagnia reale o virtuale che sia, ma solo il giorno successivo in completa solitudine e con l’accortezza di non leggere assolutamente nulla fino al momento quasi sacro. Queste mie impressioni sono quindi a caldo e senza essermi confrontato con nessuno.
Cosa dire quindi? Soddisfatto? Non direi. Deluso? Nemmeno. Diciamo che consapevole del fatto che sono un fan Nintendo, e quindi sempre esigente e mai contento, questo digital event mi ha lasciato indifferente e con l’amaro in bocca. Indubbiamente ho apprezzato il taglio generale, con un inizio scoppiettante (ho trovato divertente il combattimento tra i due capoccia, quasi ad arrivare a pensare “Toh, vuoi vedere che Reggie prende il posto di Iwata?”) e gli spassosi intermezzi in stile “Robot Chicken”. Avrei preferito invece che lasciassero più spazio a video e annunci piuttosto che dedicare così tanto tempo agli sviluppatori. Seppur interessanti, continuavo a pensare “dai, dai, taglia corto che voglio vedere giochi; le chiacchiere inutili a dopo”. 
Perché quindi insodisfatto? Nintendo ha riproposto ancora una volta le stesse cose: abbiamo rivisto Yoshi filo, X (che ora sembra ancora di più un remake di Xenoblade), Hyrule Warriors e Bayonetta. Ci sono state un paio di sorprese. Sicuramente da apprezzare che Nintendo abbia accontentato i fan con il gioco di Captain Toad. Ma Mario Maker, seppur carino, mi ha lasciato indifferente. Se sfruttato a dovere potrebbe essere il Little Big Planet di Nintendo, ma da quel poco che si è visto sembra un semplice tool di diletto videoludico. Carino Kirby Canvas Course 2. Mi ha lasciato sbalordito Splatoon. Ovviamente in negativo. Come può Nintendo presentare un gioco del genere come titolo di punta? Ben 6 minuti, su 46, per parlare di un titolo che non sa di niente. Perché invece non fare un Metroid Prime Hunters degno della serie e che riprenda gli elementi dei classici FPS online? E amiibo? Che nome è? Mi vien spontaneo un “Che ne penso mi? boh!?”. Sembra un contentino per giustificare la presenza del NFC su Wii U.
Certo, è chiaro come il protagonista indiscusso sia stato Smash Bros, prossimo titolo di punta, lasciando comunque un breve assaggio del fiabesco e splendido Zelda. A conti fatti però ho avuto l’impressione che Nintendo sia in difficoltà, soprattutto con Wii U. Per 3DS infatti non abbiamo visto praticamente nulla, se non un titolo già annunciato. Ho come la sensazione che Nintendo vorrebbe rilanciare vecchie ip come Mother, StarFox, Metroid e così via, ma si sia resa conto tardi della difficoltà e del tempo necessario di sviluppo che richiedono i giochi in alta definizione di questa generazione. La soluzione quindi è puntare su giochi semplici e veloci (ma comunque non per questo meno curati) per tappare i buchi che richiedono tuttavia meno tempo rispetto a un nuovo Mario o un nuovo Metroid.
Insomma, avrei voluto vedere di più. Dove sono quegli annunci che ti fanno dire sobbalzare dalla sedia con un “Wow!”? Sarebbe bastato un teaser ganzo di qualche nuovo titolone alla fine per risollevare la situazione anziché Palutena. Invece ancora una volta, come da un paio d’anni da questa parte, resto con l’amaro in bocca. speriamo in qualche annuncio in questi giorni che risollevi la situazione Wii U, poiché è sempre più evidente di come la situazione sia abbastanza drastica per la console casalinga Nintendo.

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Bellissima ma… era quello di cui avevamo bisogno?

Alessandro “Blackprince80” Concina

Le mie aspettative per il Digital Event non erano molto elevate, quello che bolliva in pentola lo si sapeva: pensare che avremmo visto dieci giochi nuovi era pura utopia. Nintendo ha fatto quindi quello che poteva, o meglio, quello che è in grado di fare ora come ora: a conti fatti, non molto. Il Digital Event alla fine si è rivelato niente più e niente meno di un Direct, troppo breve e pieno di intermezzi superflui che hanno ulteriormente accorciato il tempo a disposizione per mostrare i (pochi a dire il vero) giochi. 
Partiamo comunque dalle cose positive. Smash Bros. è sempre più gargantuesco e l’introduzione dei Mii nel gioco è simpatica. Le statuine mi lasciano abbastanza indifferente (sebbene commercialmente siano una mossa vincente) perché alla fin fine saranno pressoché ininfluenti ai fini del gameplay (ma ottime per collezionismo). L’inclusione del primo capitolo in Bayonetta 2 è stata una mossa azzeccata, Xenoblade Chronicles X è sontuoso e Hyrule Warriors pare divertente all’ennesima potenza (ovviamente deve piacere il genere musou). 
Ho alcune riserve invece su Yoshi e Zelda. Lo stile grafico di Yoshi è delizioso (seppur sappia abbondantemente di già visto), saranno però da valutare la difficoltà del titolo e la bontà del level design. Di Zelda si è visto veramente poco, ma quel poco mi lascia perplesso: lo stile grafico non mi garba (ha ancora negli occhi la meravigliosa tech demo di due anni fa…), il robottone e le frecce di energia mi fanno temere una deriva futuristica/steampunk della serie che…boh.
Il resto del panorama è purtroppo abbastanza desolante: Capitan Toad e Mario Maker sono idee carine ma sono prodotti di contorno da vendere su eShop al massimo a 9,99 €, non di certo due titoli di punta su cui spendere minuti su minuti all’E3. Stesso discorso per Splatoon: 6 minuti di Digital Event e mezz’ore su mezz’ore di Treehouse per cosa? Solo un altro giochino da eShop; il concept di base potrebbe essere anche interessante, ma se tutto si risolve in partite da tre minuti online allora, nuova IP o no, il tutto diventa veramente poco interessante. 
Cos’altro rimane? Le due nuove IP del Miya, per le quali l’unico aggettivo che mi viene in mente è “imbarazzanti”, il fantomatico Star Fox che Miyamoto non ha voluto mostrare (forse indispettito dal leak del Time), il 3DS in ombra a parte qualche annuncio nemmeno troppo eclatante, Fire Emblem x Shin Megami Tensei svanito nel nulla (sebbene Intelligent System abbia assicurato che il progetto esiste (ancora).
In ogni caso il bicchiere si può considerare mezzo pieno: qualche buon colpo in canna per il Wii U c’è, ma Nintendo continua a essere assurdamente in affanno e, con ogni probabilità, lo sarà per tutta la durata del ciclo vitale della sua home, il che rende ancora più imperdonabile l’impreparazione con cui la grande N si è presentata ai blocchi di partenza in questa generazione.

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