Sembra proprio che Nintendo, dopo aver portato dalla sua parte quel pazzo e irascibile, ma pur sempre geniale, game designer di Kamiya (Wonderful 101, Bayonetta 2), abbia ora attirato a sé un altro pezzo grosso dell’industria videoludica, quel “certo” Tomonobu Itagaki, ex-capo programmatore del Team Ninja ed autore di Dead or Alive e Ninja Gaiden.
Da un’intervista rilasciata al sito d’informazione videoludica Joystiq, emergono nuovi dettagli sul rapporto intrapreso con Nintendo, che sembrano gettare le basi per una lunga e duratura collaborazione: un ritorno all’ovile insomma per il noto game designer che già in passato, ai tempi di NES e SNES, aveva lavorato su console Nintendo.
Di seguito riportiamo uno stralcio dell’intervista che potrete trovare completa a questo link.
Itagaki sul suo rapporto con Nintendo.
“Presso THQ abbiamo sviluppato il titolo fino ad una prima versione giocabile ma poi l’azienda è andata incontro ad una sfortunata fine. Poi, quando siamo andati alla ricerca di partner, abbiamo trovato Nintendo che ha fortemente sostenuto la mia visione. Ad essere onesti, non sono molto sicuro se ciò sarebbe stato possibile dieci anni fa, ma in passato ho già avuto una lunga relazione con Nintendo lavorando sul NES e sul Super Nintendo. Quando però divenni indipendente, andai da Nintendo per dirgli ciao.
Ci saranno sempre incidenti sul campo di battaglia. E bisogna trovare il modo giusto attraverso i quali adattarsi, trovare una soluzione. Il mondo ha attraversato molte crisi finanziarie negli ultimi anni, eppure abbiamo trovato tutti i modi per continuare. Una cosa che è diversa dalla mia precedente società è il mio rapporto con le persone con cui sto lavorando. In precedenza non ero necessariamente responsabile per l’assunzione o di prendersi cura di tutti, ma la mia posizione è diversa adesso e mi sento un sacco di responsabilità nei confronti della mia squadra.
Quando la gente giocherà a questo titolo voglio che pensino: ‘Cosa significa vivere?’ Voglio che pensino alla vita stessa. Che cosa significa essere vivi? Cosa fa qualcuno crede in un mondo come questo? Siamo tutti cittadini in un ordine mondiale molto fragile, come se fosse fatto di un vetro, che può essere spezzato in ogni momento.”
Itagaki sul genere scelto per questo gioco.
“Io non sono uno che va in cerca di combattimenti nei vicoli. Preferisco metterli in una grande strada. Ecco perché ho cercato di scegliere il genere che meglio potesse integrarsi con questa visione: gli shooter moderni. Questo è quello che mi ha portato a realizzare Devil’s Third”
Di seguito raccogliamo invece l’ultimo video gameplay emerso durante l’E3 e pubblicato da Gamespot, chiudendo così l’articolo e ricordando che, se siete interessati al gioco, è possibile discuterne nel topic ufficiale del nostro forum.
Buona visione!