Scram Kitty And His Buddy On Rail è difficile. A tratti molto, molto frustrante. Il gioco è uno shoot-em-up con visuale isometrica, in cui il giocatore è chiamato ad impersonare un non ben specificato personaggio, che tenta in tutti i modi di riportare indietro il suo gatto, rapito da dei malefici topi spaziali. Ma parliamo dell’opera di DakkoDakko Entertainment nel dettaglio.
Il gioco è una raccolta di una trentina di livelli, uniti da una trama, che tale non è, un gioco arcade perfetto, uno di quelli che in un cabinato avrebbe fatto spendere migliaia e migliaia di monetine al bambino di turno (Niccolò Emmanuele sto parlando di te) nel tentativo di completarlo. E probabilmente il bambino non sarebbe mai riuscito nell’impresa: dietro a quei gattini e topini coccolosi, si cela una creatura del demonio, un gioco che prenderà ogni vostra distrazione, ogni vostro errore e ve lo ritorcerà contro, che vi farà uscire di senno. Vi umilierà. Un dentista che vi trapana le gengive non è nulla a confronto. Per recensire Scram Kitty And His Buddy On Rail, ho morso il gamepad più e più volte, me lo sono tirato in testa e ho meditato l’eliminazione fisica della mia console.
Ogni livello consiste nel salvare dei gatti, è possibile salvarne fino a 4 in ogni stage: ognuno necessita di portare a termine compiti differenti. Ad esempio, c’è il gatto color marrone, che, infame, scappa veloce per tutto il livello, c’è il gatto nero, che si può salvare soltanto previa uccisione di un piccolo boss, c’è poi il gatto che può essere portato in salvo solo e soltanto raccogliendo tutte quante le monete, 100 per la cronaca, sparse per il livello e il gatto giallo che viene salvato automaticamente raggiungendo il punto di fine livello. Volete salvare soltanto il gatto di fine livello? Bene, non sarà tanto difficile farlo, ma se avete intenzione di salvare tutti i gatti possibili e immaginabili, preparatevi a sudare le proverbiali sette camicie. Raccogliendo i gatti disseminati per il mondo di gioco si possono sbloccare man mano i livelli successivi. Fortunatamente, non è necessario raccogliere tutti i gatti per sbloccare il boss finale che è raggiungibile seguendo diversi percorsi: è possibile seguire il percorso principale, in cui i livelli prendono il nome di “Attracco”, oppure si può seguire il percorso dell’ “Ala Est”, che conduce ai “Laboratori”, oppure seguire “Ventilazione”, per poi arrivare nella “Sala Motori”. Non riuscite a superare un livello? Perché non provare con un’altro dall’altra parte della mappa?
Disseminati per i livelli ci sono anche dei marchingegni, a forma quadrata, che una volta raccolti ci permettono di sopportare colpi in più e potenziano il nostro salto. Immancabili poi i power-up: i missili verdi, che seguono una traiettoria circolare, il laser rosa, micidiale arma al plasma molto lenta nel caricamento, il lanciafiamme, che con il passare del tempo aumenta il suo raggio d’azione. Il nostro personaggio si muove, sopra alla sua “poltrona”, seguendo delle rotaie ben definite intorno ai bordi degli oggetti del livello: si può controllare il protagonista con l’analogico sinistro, o con la croce digitale, muovendo leggermente la visuale col destro. Si spara con Y o X, si salta con B o A e con una doppia pressione del tasto per il salto è possibile eseguire un salto infuocato prolungato, che si può usare sia come arma offensiva sia per raggiungere le piattaforme più lontane. Il più grande limite del titolo è purtroppo, a mio modo di vedere, è legato alla mancanza di libertà dei movimenti e il sistema di controllo in generale: molto spesso vi ritroverete ad imprecare per non essere riusciti a evitare il colpo di un nemico, per aver sbagliato l’ennesimo salto, o perché non riuscite a raggiungere una piattaforma lontana. La difficoltà del titolo è anche da imputare alla totale assenza di Checkpoint: ogni morte, corrisponde al riavvio del livello, tutti i gatti salvati e tutte le monete raccolte vengono azzerati e bastano sei o sette colpi per finire a tappeto, sempre che abbiate la barra della vita piena, dato che all’inizio di ogni livello questa sarà piena solo a metà. Problema aggiuntivo, che regala al titolo l’aggettivo “frustrante”, è il fatto che non in tutti i livelli è possibile trovare degli oggetti per la ricarica della barra della vita. Pensate che i ragazzi di DakkoDakko abbiano pensato ad un tutorial? Chiaramente no. Mi sono ritrovato bloccato in un livello, per un paio di minuti, non riuscendo a superare un salto enorme, perché, nessuno mi aveva spiegato che più vita si ha, maggiore è l’estensione del doppio salto.
Il gioco è quindi estremamente difficile, e le scelte in campo di gameplay, specialmente quelle legate al sistema di movimento, possono far storcere il naso, tuttavia, i contenuti ci sono, e sono tanti, tantissimi. Ogni livello è totalmente differente da quello precedente, non vi troverete mai a ripetere una sequenza di puzzle solving o a fare gli stessi salti più volte . L’introduzione della gravita, esattamente come in Super Mario Galaxy, permette di far volare il protagonista da una parte all’altra dei livelli molto velocemente, dando anche un senso di brivido con la paura che non si riesca a raggiungere la piattaforma desiderata. I nemici non sono molti, ma hanno tutti pattern d’attacco abbastanza differenti. Nell’avventura si incontrano topi che lanciano razzi, che possono essere distrutti con un colpo della nostra arma, topi che sparano proiettili al plasma, non distruttibili ma solo schivabili, si trovano torrette spara missili, enormi cannoni automatici, boss di metà livello con armi differenti e così via.
Per quanto riguarda l’aspetto puramente visivo, Scram Kitty and His Buddy On Rails fa il suo dovere, niente di trascendentale e nessun miracolo tecnico, ben fatto, grafica squisitamente ispirata all’epoca 16-bit, senza infamia né lode. Anche la colonna sonora fa il suo dovere, la canzoni sono vagamente chiptune, non ve ne ricorderete manco mezza, ma riescono a comunque ad accompagnare le sessioni di gioco.
Vi state domandando come il titolo di DakkoDakko entertainment sfrutti il Wii U? Ottima domanda. Il gioco fa un uso piuttosto particolare del gamepad, infatti, lo schermo touch screen da 6,2 pollici è lo schermo principale, la TV ha un ruolo secondario, si limita a mostrare una porzione più ampia del livello di gioco e a far vedere alcuni obiettivi, come monete lasciate indietro o la posizione di alcuni gatti da salvare. Sempre sul pannello televisivo, ogni tanto farà la sua comparsa il gatto del protagonista o per celebrare il superamento di un livello o semplicemente per dare consigli su come raggiungere un determinato oviettivo. Il Miiverse è pienamente supportato, è quindi possibile condividere screenshot e commenti sul titolo nel social network di Nintendo. È possibile giocare con il controller pro, ma l’esperienza di gioco è stata creata chiaramente con il Gamepad in mente ed è difficile consigliare un sistema di controllo diverso da quello standard.
Quindi, dinnanzi a che cosa ci troviamo di fronte? Un buon titolo, vecchio stile, cattivo, crudele e che non perdona, dannatamente divertente… “catchy” direbbe un anglofono. Non è un gioco per tutti, io per primo avrei preferito una curva di apprendimento più morbida e un bel tutorial iniziale, che spiegasse per bene tutti i comandi. No, quattro livelli facili all’inizio non possono essere considerati tali. Dovete comprare Scram Kitty and his Buddy On Rails? Assolutamente si se vi piacciono le sfide e sapete passare sopra una realizzazione tecnica appena sufficiente, se vi interessa un titolo “arcade” nel vero senso della parola. Io e questo gioco abbiamo avuto un rapporto di amore e odio. In alcune occasioni l’odio ha un po’ trionfato sull’amore, ma di sicuro DakkoDakko Entertainment ha svolto un lavoro più che sufficiente.