Turtle Tale – Recensione

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Genere: Platform
Multiplayer: –
Lingua/e: Inglese

Turtle Tale è la mini-avventura di Shelldon – sì c’è un gioco di parole ed il nome è stato scelto anche attraverso un contest – che, disturbato mentre dormiva su un’amaca dal Capitano O’ Haire e la sua ciurma di invadenti pirati, parte all’avventura per salvare la sua amata isola, armato di un Super Liquidator.

Un pretesto come un altro per catapultare il giocatore, senza un vero menu strutturato e senza un tutorial (il che non è un male), direttamente nell’azione di gioco. Ci si muove con il Circle Pad o la croce direzionale, si salta con B e si spara con Y. I controlli sono accettabili.

Turtle_Tale_nintendon_01Guardami sono un pericolosissimo nemico immobile che salta sul posto!

Per quanto riguarda il sonoro, i temi presenti sono irrilevanti e l’unico motivo per tenere l’audio alzato è per sentire il rumore di alcuni nemici ed ucciderli prima che appaiano su schermo, vista la discreta gittata della nostra arma.

Dal punto di vista “tecnico”, se di questo si può parlare, sembra di giocare un gioco in Flash realizzato in 24h, fondali e parallasse immobili, realizzati superficialmente e senza alcun carattere, le Clip Art di Windows hanno più personalità.

Il design dei nemici è banale, l’Iintelligenza Artificiale è inesistente e sostanzialmente i nemici sono solo una perdita di tempo per rallentare l’agonizzante avanzata di Shelldon; fatta una minima eccezione per i Troll che in alcuni casi sono necessari per avanzare, poiché ti permettono, lanciandoti in aria, di raggiungere alcune piattaforme più in alto o alcuni dei 100 frutti presenti in ogni livello.

Turtle_Tale_nintendon_03 Salta, spara e raccogli la frutta che facciamo la macedonia

Ah vi state chiedendo del perché non ho parlato dei frutti prima? perché raccoglierli non serve a nulla. Se c’è una cosa che ci ha insegnato Adventure Island è che raccogliere frutta quantomeno corrisponde a tempo e/o punteggio; non pretendevamo dei collectibles, ma quantomeno un “bravo hai perso qualche minuto a raccogliere una pera vicino ad una piattaforma quasi ricoperta dalla lava”.

Una volta attraversati i vari livelli – 3 della Spiaggia, 3 della Foresta, 3 della Caverna, 3 della zona Tiki e 3 del Cielo – giungiamo alla battaglia finale con il Capitano O’ Haire che se ne sta, bowseramente, su una piccola navetta aerea lanciando da due cannoni delle carote, sì CAROTE, e nemici vari, scendendo di tanto in tanto per farsi colpire.

Una volta terminata questa modalità principale vi è una “second quest”, che alla fine degli anni ’80 e ’90 rappresentava qualcosa di estremamente bello e appagante, qua invece è solo la riproposizione, remixata ed accorciata, del gioco a difficoltà maggiore: avremo 2 cuori anziché 4 e ci saranno molti più nemici a schermo, con l’introduzione del ragno; infine… non c’è la frutta da raccogliere, una perdita che ancora segna il mio cuore di videogiocatore.

Turtle_Tale_nintendon_04Frame-rate solido nonostante tutto questo caos a schermo… wow…

La difficoltà è altalenante, con momenti frustranti e altri che ricordano passeggiate di salute sulla Via degli Acquisti di Animal Crossing New Leaf. Punto di merito per l’effetto pioggia in 3D che è onestamente gradevole, ma sono piuttosto certo che in realtà fossero le mie lacrime sullo schermo mentre mi forzavo a finire una cosa simile.

Quando recensisco un gioco cerco sempre di mettermi nei panni dei realizzatori, cercando di capire chi sono, che tipo di problemi hanno affrontato e vorrei chiudere questa recensione con una riflessione, basata anche sul prezzo del gioco: 2.99euro.

Turtle_Tale_nintendon_02Appostarsi e uccidere a distanza nemici che non attaccano: ecco il gioco

Saturnine Games è un team piccolo, indipendente, che sta sostanzialmente cercando di portare l’esperienza mordi e fuggi dei giochi Flash su console. Dopo discreti tentativi come Antipole, speravo che Turtle Tale potesse essere il passo in avanti dopo l’esperienza acquisita nel corso degli anni, e invece ci troviamo di fronte ad un gioco che non mostra affatto le capacità che il team potrebbe esprimere, anche con poco budget, anche con poco staff. Turtle Tale è il frutto della superficialità, nonostante l’impegno per implementare il 3D e un minimo sforzo nella creazione di un personaggio accattivante, che aggrotta le sopracciglia quando spara, risulta tutto anonimo, superficiale, come lo spruzzo d’acqua dal fiore di un clown.

4.9

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