Una delle critiche più comuni rivolte ai franchise Nintendo è relativa allo stagnamento e al riciclo dei titoli realizzati dalla casa di Kyoto: ogni nuovo episodio, per quanto porti con se innovazioni e miglioramenti, viene spesso etichettato al pari di prodotti a release annuali che – effettivamente – improntano il loro successo sul riutilizzo di motori di gioco e meccaniche lungo numerose iterazioni.
Sentendo però il director di Mario Kart 8 (che ha lavorato nello stesso ruolo anche per MK7 e MK Wii) non è corretto analizzare il nuovo capitolo della serie con questa superficialità.
Ma leggiamo in dettaglio le parole di Kosuke Yabuki: “Ogni volta che realizziamo un Mario Kart, facciamo tutto da zero: programmazione, grafica e anche l’audio. Anche se ci troviamo a fare cose simili a quelle usate nei precedenti capitoli, risulta sempre diverso per via della persona che le realizza. Crediamo che le sottili differenze siano determinanti.“
Interessante anche la visione del team sull’approccio dei giocatori al titolo: “Questa volta abbiamo aggiunto davvero molti elementi, cercando però di limitare il più possibile spiegazioni e tutorial. La serie Mario Kart offre profondità e accessibilità: chiunque può prendere il controller in mano, ma attraverso la pratica si possono raggiungere risultati eccezionali.“
Per quel che concerne le piste presenti nei precedenti episodi, Yabuki sottolinea ancora una volta quanto lavoro si necessario: “È cambiato molto dalla prima volta in cui sono stati introdotti, dal comportamento dei kart alla visuale della telecamera, perfino nel numero dei partecipanti alla gara, quindi abbiamo dovuto riprogettare i percorsi dal punto di vista del layout e dell’effettiva larghezza della carreggiata. Abbiamo inoltre aggiunto l’antigravità, le meccaniche di planata e subacquee, oltre alla grafica e l’audio completamente rifatti. Speriamo in ogni caso che queste piste risveglino i ricordi dei giocatori.“
La modifica forse più consistente alle meccaniche è relativa al Battle mode, ora non più legato alle arene: “Abbiamo cambiato lo stile del Battle mode per Mario Kart 8 per sfruttare circuiti su cui possano giocare molte persone. I giocatori non sapranno se e quando un rivale potrà apparire dietro una curva, cosa che aggiungerà nuovi elementi di suspense e strategia. Quanto alle regole, l’abbiamo progettato per 12 giocatori, compresa la CPU. All’inizio bisogna sconfiggere gli avversari della CPU per guadagnare punti, mentre verso la fine diventa una sfida tra giocatori. È quello il bello! Poter gareggiare anche al contrario sui circuiti del passato è sicuramente un’esperienza nuova. Speriamo che i meno convinti possano provare la modalità in prima persona. Sarà una nuova esperienza per tutti, come nessun altra battaglia vista in precedenza nella serie.“