Bravely Default è uno degli RPG di punta della line-up di Nintendo 3DS, un titolo applaudito da sostanzialmente tutti, non esente da difetti, ma decisamente consigliato.
Il gioco è stato portato in moltissimi paesi, fra cui anche l’Arabia Saudita. Sono molte le restrizioni e i permessi necessari per la pubblicazione in tale paese. Per questo sono molti i giochi che vengono banditi, sì, esattamente. L’ultimo fra questi, secondo numerose testimonianze di rivenditori (Tokyo Games, Computer Games) e non solo, è proprio Bravely Default.
Secondo quanto riportato tutto sarebbe iniziato da un editoriale di un giornale, nel quale si sostiene che il gioco inciti alla pedofilia, a partire dalla cover eccessivamente sessualizata ritraente una bambina. Per questo i negozi che lo vendono illegalmente l’hanno oscurata.
L’articolo prosegue poi sostenendo di aver fatto anche alcune ricerche sui media come Youtube e accusa la cultura giapponese e i suoi anime. In tutto questo va ricordato che al momento in Arabia Saudita la legislazione contro l’abuso di minori è fortunatamente migliorata, e per questo i media, di contraltare, cavalcano l’onda mediatica in tutti i modi supportando alcune iniziative, qualche volta però sfruttando in malo modo l’argomento, insomma non crediamo che Bravely Default corrisponda a queste critiche.
L’abuso di minori è un crimine da condannare, senza dubbio, ma sminuirlo accostandolo a Bravely Default ci sembra che ponga l’accento su un aspetto che non affronta la questione nella giusta direzione. Per questo ci auguriamo che l’editorialista decida di scrivere in maniera diversa sull’argomento, piuttosto che cercare un capro espiatorio per nulla attinente.