Super Mario 3D World – Recensione

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Genere: Platform 3D
Multiplayer: offline (4)
Lingua/e: Italiano

“Ed era Super Mario Bros indiscutibilmente il boss”

A. Babich

Recensire un gioco come Mario è di certo un’impresa epica. Non tanto per la difficoltà intrinseca del valutare un gioco, quanto perché una recensione non è l’autocelebrativa espressione di quanto “so’ fico io che l’ho giocato” (anche se un po’ lo è), ma quanto perché ogni recensione dovrebbe rispondere alle domande:

– Vale la pena a livello oggettivo?

– Mi ci divertirò?

– Lo prendo o dirotto i miei soldi in modo migliore?

– Ma quel bel recensore di Jerusalems è ancora disponibile?

Ora, tralasciando la vostra ultima domanda (adulatori ed adulatrici permettendo <3 ), passiamo a rispondere a quelle domande per cui siete qui (esclusi Oso e Pit che mi amano proprio e son qui solo per me).

Mai risposta fu più complessa per cui preparatevi ad una recensione diversa dal solito. Partirò da alcune (noiose) analisi generiche che valgono per tutti per poi soffermarmi su un paio di punti chiave importanti ai fini dell’eventuale decisione d’acquisto.

Il primo impatto con questo gioco risulta essere straniante (senza accezioni positive o negative), il gioco si mostra come un classico Mario a scorrimento senza grosse innovazioni a livello di dinamiche di gameplay (basti pensare al concentrato di novità che era lo splendido “Galaxy” fin dalle prime battute). Il tutto appare comunque fresco grazie ad un susseguirsi di trovate che rasentano a volte il geniale in una Nintendo che ancora una volta ci ricorda:

“E’ sempre Mario? Lo è, ma alla N nulla si ripete uguale a se stesso, tutto tende a reinventarsi in un processo bilanciato tra storia ed affezione ai brand storici e innovazione, freschezza, ricerca.”

Per cui, se partendo vi troverete con una faccia basita (F4) non preoccupatevi ed andate avanti, tutto è normale, ci siam passati tutti, date tempo al tempo e preparatevi a venire spiazzati uno stage alla volta perché succederà ancora e ancora fino a convincervi pienamente che il viaggio vale il costo del biglietto.

Va comunque sottolineato che la difficoltà e la cura per il level design sembrano essere stati in questi primi mondi un po’ messi da parte, forse per dar tempo a tutti di metabolizzare questo nuovo Mario e le sue differenze con il passato. Ebbene sì, perché di differenze ne incontrerete a bizzeffe anche se tutte bilanciate a dovere con una spolverata di classicismo; ma andiamo per ordine.

A ben vedere il cambio di rotta appare evidente fin dalle prime battute, avete presente la solita vecchia solfa usata come scusa di gameplay? Mi riferisco al vecchio Bowser che rapisce la solita sfigata Peach, ecco ovviamente anche questa volt– STOOOOP!!

Stop?

Essì, niente rapimenti… almeno non della solita principessa in rosa. Questo gioco prende i natali con i nostri affiatatissimi Mario, Luigi, Peach e Toad belli tranquilli nel loro mondo. D’improvviso dal terreno salta fuori un tubo trasparente (niente classico verde questa volta) da cui uscirà trafelata una “microfatina/principessa/quellocheè”. Tutto potrebbe andare ancora per il verso giusto sennonché dallo stesso tubo salterà fuori anche il nostro acerrimo nemico e ZAC catturata ed imbottigliata la nana (nana è qui usato a sproposito e la redazione di NintendOn si dissocia – come sempre – dal loro più scurrile recensore) il bellimbusto si darà alla macchia (perché Bowser sì che ci sa fare con le donne).

super-mario-3d-world-6

Ecco il nostro incipit, i quattro si lanciano ovviamente all’inseguimento e tutto comincerà come già detto in modo classico ma non usuale.

Vi troverete allora catapultati in un capitolo che partendo dagli incipit del “3D world” romperà subito gli schemi mostrando un carattere ibrido fra il classico mondo 3D da una parte e quello 2D dall’altra.

I livelli presentano un’ossatura “classica”, si andrà dalla partenza alla bandierina come il capostipite dei “Jump & run” ha insegnato al mondo. Tutto è però ampliato, i mondi (molto variabili tra loro) dimostrano chiaramente di voler espandere questo concetto irrompendo di fatto in una terza dimensione usata per dar maggior profondità ed esplorazione all’esperienza di gioco e anche il level design sarà orientato nella stessa direzione (alle case dei Boo capirete esattamente di cosa sto parlando).

In ogni livello avremo la possibilità di raccogliere 3 stelle verdi, un timbro (utilizzabile nei post del miiverse che inonderanno la rete, le consolle ed i livelli dei possessori di gioco e connessione) più l’agognato  “+10000” dato dal raggiungere la bandiera nel punto più alto.

Yuppy mario

Per cui, escluse le prime spiazzanti battute, il gioco si reinventerà ogni volta gettando nuova carne sul fuoco e, spesso, vi troverete con una faccia stupefatta e con una buona razione di ammirazione per i realizzatori di un gioco che, anni dopo la sua nascita, trova ancora il modo di donare freschezza a se stesso (qualcosa che i detrattori dei millemila giochi con Mario difficilmente vorranno vedere e, soprattutto, accettare).

Oltre i livelli classici vediamo anche il ritorno dei vari scagnozzi di Bowser che a mo’ di miniboss e boss veri e propri tenteranno (con poco successo) di bloccare la nostra avanzata. Nulla di difficile in realtà ma alcuni comunque interessanti ed intelligenti.

Veniamo alle armi in nostro possesso per sconfiggere l’infinita orda di Goomba, Koopa e Pallottolo Bill.

Il gioco è pensato per poter essere giocato fino in quattro e di conseguenza i Pg selezionabili dall’inizio sono quattro tondi tondi.

– Toad (Il nano fung-coso) il più rapido del gruppo, una vera scheggia in fatto di corse.

– Peach (vincitrice del titolo “più rapita dell’anno”) che avrà la possibilità di usare la propria gonna per planare dopo i salti (ma sarò la più lenta del gruppo).

 Luigi (AKA cuor di leone) con la possibilità (disturbante per il sottoscritto) di modificare la traiettoria dei propri salti in modi bizzarri.

– Mario (Unico e solo) è Mario che altro dire il personaggio bilanciato per eccellenza!

mario3Dworld

Detto questo però va sottolineata che la fisica appare comunque rimaneggiata. Già analizzando la corsa si scopre che dopo qualche metro il pg esegue uno scattino (con tanto di nuvoletta dietro di se) che lo rende si più veloce ma anche più difficilmente controllabile (Per non parlare dei boost a terra che manco fosse F-zero) (A tal proposito… Cara N… DOV’È IL MIO F-ZERO???).

Il parco mosse a disposizione è in oltre amplissimo, ritroveremo tantissimi salti e movimenti che abbiamo imparato a conoscere ed amare con anche l’aggiunta di una rotolata nuova di zecca.

Queste le novità in fatto di eroi ma non in fatto di possibilità perché si andranno ad aggiungere alla ricetta poteri vecchi e nuovi che spaziano tra i vari funghi, stelle, fiori e cubi fino ad alcune chicche assolutamente nuove… insomma avremo molte trasformazioni tra cui poter scegliere e con cui poterci divertire. A tal proposito simbolo del gioco il nuovo vestito del “Gatto” che, sebbene all’annuncio del gioco abbia fatto storcere ai più il naso sembra di fatto vincere ancora una voltai donandoci grande agilità, attacchi graffianti (da terra ed in salto) più un’ottima (ed utilissima anche a fini esplorativi) capacità di arrampicarsi.

Super-Mario-3D-World-cat

Insomma tra personaggi, level design freschi curati ed intelligenti e power up abbiamo davvero tutto il necessario per uno splendido capitolo di Mario.

Ora l’orpello introduttivo è bello che finito e sviscerato, veniamo quindi ad analizzare due punti cruciali e vitali per l’analisi di questo gioco (IMHO).

Il primo: Il livello di difficoltà.

La questione potrebbe sembrare spinosa ed ammetto che mi son sentito abbondantemente spiazzato inizialmente. Come dicevo i primi livelli scorrono rapidamente ed anche completarli al cento per cento non sembra essere nulla di così complesso, cosa che può sinceramente lasciarvi spazientiti. Arriverete al mondo 4 con una inusuale facilità in grado di rasentare a tratti l’assurdo. Non vi nascondo di aver pensato più volte: Ma come fa Mario ad essere diventato così semplice?

Ripeto i livelli restano stupendi e originali ma davvero vi troverete a pensare: Da quando in qua mario è stato così “Casual”.

Poi arriveranno i livelli avanzati e la difficoltà subirà una brusca impennata che manco Ninja Gaiden!

Morirete milioni di volte in un livello e quando la frustrazione starà per farvi lanciare il pad sulla fastidiosa vecchina del piano di sotto uscita or ora per andare a lamentarsi del tempo/governo/giovani/saturnochepassasuorione/echipiùnehapiùnemetta ecco che salterà fuori ad inizio del vostro livello un cubo dorato.

OHIBÒ!!! Suvvia, che cos’è siffatto arnese?

Dopo la prima capocciata scoprirete che nel cubo è nascosta una foglia dorata che vi donerà il vestito da procione d’oro. Vestito che, oltre a donarvi la capacità comodissima di un salto planato varrà all’effettivo anche da stella, donandovi per cui la certezza di poter vaporizzare all’istante ogni nemico e rendendovi di fatto quasi invulnerabili, lasciando solo alla lava/veleno/vuoto il compito di porre fine alla vostra corsa.

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E rieccovi con la faccia sbigottita a questo punto perché, sebbene i livelli non si concluderanno necessariamente con facilità (vi capiterà ancora di morire trilioni di volte in alcuni di quelli più avanzati ve lo assicuro) avrete la possibilità di abbattere notevolmente la difficoltà del tutto.

Ora, malgrado abbia ammesso più volte che tutto questo mi abbia notevolmente spiazzato, andando ad analizzare la generale politica del gioco il tutto appare acquistare un maggior senso.

Intanto riflettiamo sull’assoluta libertà di scelta che la N vi ha concesso, siete voi a scegliere se prendere o meno il favoloso power-up.

Secondo poi la sua presenza dà la possibilità a chiunque di poter limare l’eventuale frustrazione che il ripetere all’infinito alcuni passaggi potrebbe far scattare nei giocatori meno testardi.

Certo si potrebbe obbiettare a questo punto a mamma N che un paio di mondi in più per una transazione più morbida tra il facile e il vagamente impossibile avrebbero potuto giovare, ma sarebbe forse a questo punto andare a cercare il proverbiale pelo nell’uovo.

Esaurita la prima questione cruciale arriviamo di volata alla seconda e forse più importante in funzione

del gradimento che questo gioco potrebbe avere per voi.

Quando si parla di Mario il mondo si divide in due classi.

Mario NESSuper_Mario_64

 

 

 

 

 

 

Gli amanti del 3D che portano ben saldo in mano il vessillo di Mario 64 o del più recente Galaxy e gli amanti del 2D, i nostalgici e tecnicissimi fan storici.

Io penso che la valutazione che possiate dare a questo gioco sia fortemente legata al vostro approccio ai mondi di mario.

Gli amanti del classico 2D troveranno in questo capitolo un ibrido un po’ particolare ma che comunque, malgrado l’apertura ad un “mondo 3D”, resta di fatto fortemente ancorato alle dinamiche classicissime dei platform game.

Per gli amanti del 3D il gioco sarà comunque un ottimo capitolo di Mario ma non potrà raggiungere mai le vette del recentissimo e splendido Galaxy  (tenendo da parte il capitolo per 64 inarrivabile anche solo per il “fattore nostalgia”).

Per cui vi invito caldamente a considerare la vostra tipologia “mariesca” più profonda prima di comprare questo nuovissimo capitolo (comunque ottimo).

Prima di salutarvi mi soffermo sulla questione artistica.

Comincerò dicendo che come sempre alla N sanno il fatto loro.

Come ogni loro produzione principale il gioco si presenta stupendo, la direzione ottimale e la modellazione artistica resta di altissima fattura, tutto è concreto e morbido come solo in casa N san fare.

Siamo di fatto in un mondo assolutamente solido e continuo, non uno spigolo fuori posto o un calo di frame-rate, non una texture orrida o che altro e, se si esclude una leggera “vuotezza” di sfondi in alcuni livelli (ancora una volta soprattutto nei primi mondi) il tutto appare stupendo e fiabesco.

Stessa cura è ovviamente riposta nel comparto audio con vari remix di musiche classiche ottimamente realizzate e suoni perfetti e coerenti con l’universo d’appartenenza.

Sommando queste componenti artistiche sarà impossibile non restare a tratti ammaliati da certi scorci che questo gioco saprà donarvi e che da soli potrebbero valere l’acquisto del titolo.

In coda di articolo è doveroso spendere due parole sugli ultimissimi mondi che spingeranno al massimo sia incredulità e stupore che frustrazione smanettona tipicamente coreana costringendovi ad una serie di trick e salti che poche altre volte un gioco è stato in grado di chiedervi e che di fatto faranno schizzare alle stelle il gradiente di piacere che il gioco potrà donarvi.

Insomma per concludere questo nuovo Super Mario 3D World è caldamente consigliato per tutti i fan dello storico idraulico, nessuno escluso, soprattutto per le espressioni di gioioso stupore e scoperta che saprà regalarvi accompagnati di sovente dall’espressione:

“Ma guarda te che cacchio se so’ ‘nventati!!!”

PS: Se siete amanti del 3D potrete tranquillamente togliere un punto dal voto finale, ma vi garantisco che l’esperienza resterà comunque ottima e piacevole! (io appartengo alla vostra stessa categoria e son qui con un sorriso ebete comunque!)

Insomma spero di aver risposto a dovere alle vostre domande da recensione e… sì… ancora singles <3

 

“Ma che la terza dimensione fosse una buona direzione mi convinsi in fine per merito del genio di Shigeru Miyamoto”

A.Babich

9.4

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