Kamiya: ecco perché non amo lavorare ai sequel

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Hideki Kamiya, l’eclettica e vulcanica mente che sta dietro ai Platinum, ha creato molti titolo di successo che sono stati successivamente, chi più chi meno, serializzati, o che hanno avuto almeno un sequel. Tuttavia il nostro buon Hideki è stato coinvolto pochissime volte  nella creazione di un secondo episodio di un suo gioco (Viewtiful Joe 2 una di queste): anche  Bayonetta 2  farà infatti parte del nutrito gruppo di sequel creati senza la sua supervisione.

In una recente intervista rilasciata a Famitsu, Kamiya ha spiegato che non è la mancanza di volontà a tenerlo lontano dai sequel: piuttosto è l’ambizione di voler creare sempre qualcosa di nuovo da offrire agli utenti attraverso nuove IP e nuovi brand. Ecco le sue parole:

Non è che non voglio concentrami sui sequel, da una parte mi piacerebbe lavorarci! Considerando però il mio ruolo, è difficile che lo faccia. C’è bisogno di qualcuno che offra sempre qualcosa di nuovo ai gamers e io mi sento un po’ come il contadino che pianta piccoli semi che, col tempo, possono diventare robusti tronchi. Può sembrare un concetto un po’ visionario, ma sento che il mio fine dev’essere quello. Se fossi stato coinvolto nello sviluppo di Devil May Cry, forse oggi non avremmo Viewtiful Joe e Okami. Se mi fossi occupato di Bayonetta 2, forse non sarei stato in grado di fare The Wonderful 101“.
Le parole di Kamiya sono molto belle e se più sviluppatori la pensassero allo stesso modo, forse il mercato videoludico attuale sarebbe più frizzante e vario. Non lo credete anche voi?

Fonte: Kotaku

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