Le performance di vendita del Wii U, si sa, non sono eccezionali e l’uscita sul mercato delle nextgen di Sony e Microsoft ha evidenziato ancor di più le difficoltà della console Nintendo di imporsi al pubblico. Ma cos’ha il Wii U che non va? Tra le molte risposte possibili, una cosa pare assodata: quello che doveva essere il punto di forza della console, il secondo schermo sul Gamepad, non ha colpito e sorpreso gli utenti come invece aveva ottimamente fatto il Wiimote.
In una recente intervista al magazine The Alist Daily, il Vice Presidente di Epic, Mark Rein, ha espresso una certa perplessità riguardo l’idea di un secondo schermo per giocare. Pur non nominando esplicitamente a Nintendo e al Wii U, ma riferendosi ai dispositivi quali SmartGlass, Rein sostiene che tale feature può funzionare bene con certi media come la televisione, mentre deve ancora dimostrare la sua efficacia per i videogames:
“Credo che dobbiamo ancora tastare con mano il reale valore che un secondo schermo può apportare al gameplay di un gioco. Questo però non vuol dire che potrà diventare importante prima o poi. Non so se possa funzionare, è un’interazione strana ed è necessario valutarne bene il potenziale applicato ai videogames”
Rein comunque ha poi mostrato un cauto ottimismo sull’argomento:
“Gli sviluppatori dovrebbe sperimentare e provare a capire cosa è divertente e cosa no e, prima o poi, ne potrebbe venire fuori una killer application”
Ovviamente noi speriamo che Nintendo possa mostrare al mondo il vantaggio di disporre di un secondo schermo per giocare, sfruttando a fondo le caratteristiche del Wii U, Alcuni primi passi sono stati fatti con Nintendoland e Game & Wario, offrendo al pubblico esempi di multiplayer asimmetrico, e con Pikmin 3, dove lo schermo sul Gamepad diventava un prezioso strumento tattico per organizzare le truppe, ma anche Ubisoft ha saputo sfruttare con grande originalità la feature del Wii U, in particolar modo col terrorizzante Zombi U.
Da una parte possiamo condividere quello che dice Rein, in quanto Nintendo stessa non ha ancora saputo valorizzare adeguatamente il suo Gamepad, ma è comune evidente che si sono intraviste molte interessanti potenzialità: ignorarle è sintomo quantomeno di una visione molto miope e conservativa. Non si capisce poi bene il motivo per cui un secondo schermo dovrebbe funzionare bene applicato alla televisione (in che modo poi?) non ad un medium molto più interattivo come il videogioco.
Fonte: The alist daily

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