Vi ricordate Atari?
Quella dell’Atari 2600, quella delle copie di E.T seppellite nel deserto?
Ecco, il suo fondatore, Nolan Bushnell, durante un’intervista alla BBC, afferma che “Nintendo potrebbe essere sul sentiero che porta all’irrilevanza” e aggiunge che:
“Non penso che le console portatili abbiano ancora senso. Non nel mondo in cui si ha un iPod o un tablet Android. Parlando del mercato delle home console, credo che si sia ridimensionato. Inoltre Nintendo ha sempre avuto un posto privilegiato tra i giovani, tra i ragazzi sotto i 12 anni di età, e coloro che avevano 12 anni di età anni e anni fa, ormai sono cresciuti. Le altre aziende invece puntano su quei ragazzi cresciuti, e inoltre la smania di cambiare console e di passare alle nuove generazioni non è così immediata nei ragazzi con meno di 12 anni.”
Il buon Bushnell, la cui azienda ad oggi non è più sul mercato, dà la sua opinione (condivisibile o meno) sulla Nintendo attuale, e sebbene trovo che abbia ragione sulla questione dell’età, sul fatto che ci sia una forte competizione tra ios/android e le console portatili credo che sbagli totalmente a dire che Nintendo sia sulla strada dell’irrilevanza.
In fondo, diciamocela tutta, è l’unica azienda dalle ip così forti da trainare le sue console con solo quelle, ed è l’unica azienda che si differenzia realmente dalle altre due.
Per me la Nintendo attuale, per evitare di diventare “irrilevante“, deve cercare di mantenere la sua identità il più possibile, e deve cercare di aumentare il suo input di titoli sulle home console, o, in altre parole, deve mirare a comprare o fondare nuove software house con una forte identità giapponese.
Fonte: BBC
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