Ieri alla GDC Nintendo ha tenuto il primo dei due incontri organizzati per gli sviluppatori. Si è parlato di Nintendo Web Framework, uno strumento che fa leva su gran parte delle librerie più comuni e usate dai web developers come jQuery, Underscore e Handlebars e tools per rendering ed elementi artistici come Processing.js e pixi.js.
Durante la conferenza è stato dimostrato come si può fare convertire un gioco che si basa su javascript o su html5 in brevissimo tempo e con variazioni minime rispetto al codice originario: sembrerebbe che basti copiarlo e incollarlo su Nintendo Web Framework e se il gioco sfrutta le librerie supportate da quest’ultimo si avrebbe un’applicazione perfettamente funzionante.
Durante lo streaming di IGN Italia è stato tra l’altro evidenziato che una parte dello stand Nintendo è proprio dedicato all’accoglienza verso gli sviluppatori indie, e di come questi possano semplicemente compilare un modulo per poter richiedere la certificazione sviluppatore Nintendo indispensabile per pubblicare su eshop.
Tenendo presente la politica di apertura verso gli indie di cui abbiamo già parlato in precedenza(e che ricordiamo include la possibilità di variare il prezzo autonomamente, zero paletti per update o dlc post-pubblicazione, la possibilità di ricevere Unity, per il quale Nintendo stessa paga le Royalities, l’abbattimento dei requisiti minimi richiesti dal WiiWare) la GDC si rivela un’occasione ghiotta per gli sviluppatori alle prime armi(e non): mai Nintendo si è dimostrata così accomodante con publisher e/o sviluppatori esterni.
Fonte: Polygon

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