Earthbound – Recensione

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Genere: Role Playing Game
Multiplayer: –
Lingua/e: Inglese

Ed eccoci qua. Dopo 15 anni, finalmente nelle nostre mani, è stato rilasciato Earthbound in Europa. Lo abbiamo recensito per voi.

Nel 1989, una specie di genio che fa di nome Shigesato Itoi ebbe la brillante idea di raccontare la storia di un rapimento alieno (a sua detta realmente accaduto ai nonni) con protagonisti un extraterrestre di nome Giygas e di una coppia di sposi, George e Maria. I coniugi vengono rapiti dagli Starman e portati sulla navicella di Giygas che intende solo conoscerli. Purtroppo lo spirito umano è troppo avido e mentre Maria si rivela come una madre per l’alieno, George, sempre più incuriosito dai poteri degli Starman ruba i loro segreti, i poteri PSI (PK in giappone) e li rilascia sulla Terra. Giygas si dimentica così delle amorevoli cure di Maria e parte all’attacco della Terra, dove troverà ad attenderlo Ninten, nipote di George e Maria che ha acquisito i poteri PSI e il cui destino è salvare l’umanità da questa tremenda minaccia. Questa è la storia del primo Mother (oppure Earthbound Zero come conosciuto tramite la collection Mother 1+2 rilasciata negli Stati Uniti). Indefiniti anni dopo, precisamente nel 199x, un meteorite cade nella città di Onett in Eagleland (una parodia degli Stati Uniti), vicino alla casa di un ragazzino di nome Ness. Incuriosito, il ragazzo va a controllare il meteorite e fa la conoscenza di Buzz Buzz, una piccola ape che dice di venire dal futuro e che incorona Ness, insieme ad altri tre amici, come i prescelti destinati a salvare il mondo da Giygas, tornato per avere la sua vendetta. I quattro, a detta di Buzz Buzz, per sconfiggerlo devono trovare gli otto santuari sparsi per il mondo ed imparare le melodie che gli daranno la possibilità di affrontare l’alieno. Giygas, dal canto suo, sembra più determinato che mai a fare piazza pulita del pianeta blu e dei suoi abitanti.

"Mother 2: Giygas strikes back" era il nome giapponese del gioco!
“Mother 2: Giygas strikes back” era il nome giapponese del gioco!

Parlando del gioco, cos’è precisamente questo Earthbound? Perché i suoi protagonisti sono stati inseriti in Super Smash Bros sin dal primo capitolo? È presto detto: Earthbound è un Gioco di Ruolo Giapponese story-driven quasi identico a un qualsiasi Dragon Quest dell’epoca Snes. Le strutture di base del gioco quindi sono quelle, si esplora un mondo (vasto!), si affrontano i nemici in combattimenti a turni e si sale di livello; il tutto in maniera abbastanza classica, non fosse che il gioco in se è un concentrato di ironia fino al midollo che, in un crescendo di situazioni sempre più varie e comiche, sa tenere incollato allo schermo il giocatore per scoprire cosa accadrà e cosa deve fare per farlo accadere, in un vortice di risate e divertimento come non mai…

Onett! Prima città del gioco che visiterete!
Onett! Prima città del gioco che visiterete!

Il sistema di combattimento in Earthbound potrebbe essere un gioco a sé per quanto risulta bello, semplice e micidiale: mentre si cammina per la varie ambientazioni ci si imbatte in nemici che sono visibili a schermo (no ai combattimenti casuali), toccandone uno il combattimento inizia, se il nemico è girato di spalle si ha un vantaggio per il giocatore che può attaccare durante il primo turno indipendentemente dalla statistica velocità dei personaggi, oltre ad avere il 100% di possibilità di fuga. Se si viene invece colti di sorpresa non si potrà scappare e si dovrà subire un attacco durante il turno iniziale. Una volta sfidato un nemico si visualizzerà in prima persona la schermata di battaglia, costituita da una finestra di dialogo in alto, l’immagine animata del nemico al centro e un odometro in basso dove sono visualizzati Health Points e Power Points (necessari per le tecniche PSI). La particolarità dell’odometro è che gira sempre quando si subisce un attacco. Se quindi il nemico viene sconfitto mentre avete subito un attacco mortale  e la battaglia finisce, l’indicatore smetterà di scendere salvandoci dal Knock Out.

la vedo male!
La vedo male!

Seppur uscito nel 1995, Earthbound è invecchiato benissimo ed è così attuale che tanti scorci rimarranno scolpiti nella memoria di chi lo giocherà ora. Tanti, forse troppi. Il titolo alterna cambi di stile in continuazione e passa senza colpo ferire da uno simil-Toriyama (la prima cittadina ricorda lo stile di Dr. Slump e Arale) ad uno psichedelico, passando per Stonehenge senza mai far avvertire al giocatore un senso di incoerenza, portando i giocatori a seguire con interesse le vicende di Ness e dei suoi amici. Ciliegina sulla torta un sonoro strepitoso, con motivi che rimarranno nelle orecchie per tanto, troppo tempo e che ricorderemo sempre con grande affetto e commozione…

Ecco i protagonisti!
Ecco i protagonisti!

Earthbound è storia dei Giochi di Ruolo Giapponesi. Un titolo vastissimo, estremamente curato, divertente, lunghissimo e appassionante. Se avete fame di GDR vecchio stampo, avete tempo e sopratutto conoscete l’inglese questo è sicuramente il gioco adatto da comprare. A 10 euro poi è un qualcosa di imperdibile.

9.5

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